Recensione X-Box 360
Titolo del gioco:
Ninja Blade
Anno di uscita:
2009
Genere:
Action Game Orientale
Sviluppatore:
From Software
Produttore:
Microsoft Game Studios
Distributore:
Microsoft Game Studios
Multiplayer:
No
Localizzazione:
Solo testo, no audio
Sito web:
Requisiti minimi:
X-Box 360 Arcade
  •  In volo su Tokyo...
  •  Alcuni mostri sono davvero enormi...
  •  ...e molto, molto cattivi.
  •  Fortunatamente Ken è ben equipaggiato.
  •  L'appoggio dell'elicottero è fondamentale per la riuscita della missione.
  •  Che simpatico cucciollo..
  •  Meglio prendere la moto quando si tratta di un'emergenza.
  •  Ken in posa plastica dopo un perfetto atterraggio.
  •  E questo che diavolo è?
  •  Un balzo davvero spettacolare.
  •  Il free climbing sembra un'attività molto gradita al nostro protagonista.
  •  Lo skyline di una Tokyo notturna è molto suggestivo.
  •  Un attacco perfettamente riuscito.
  •  Questa sଠche è una spada...
  •  ...ma per abbattere qualsiasi ostacolo è meglio questa.
  •  Occhio!! Questo è tosto.
Redattore:  Stefano 'Riz' Rizzi                        Pubblicato il:  22/07/2009
Da From Software un action game in salsa Ninja spettacolare ed esagerato…
Il Giappone è sempre stato piuttosto prolifico in termini di giochi d’azione di vario genere, caratterizzati da un alto tasso di frenesia e difficoltà tecnica. Anche gli action 3D pur mantenendo un approccio molto simile si sono evoluti negli anni, affinando questi aspetti attraverso l’introduzione di caratteristiche del gameplay a volte rivoluzionarie. La ricerca di un design sempre più stereotipato che permettesse di far emergere un titolo dalla massa ha spinto i game-designers ad attingere le loro idee da tutta la cultura fantasy mondiale, spesso infarcendola di un connubio di contenuti mistici e tecnologici, nella più classica tradizione orientale.
Nonostante questo pot-pourri possa sembrare spesso eccessivo, ha saputo mantenere vivo il genere, con un occhio di riguardo nei confronti degli hardcore-gamers e dei teenagers. Ninja Blade va ad incastonarsi perfettamente in questo filone videoludico.

GROUND ALFA

15 Agosto 2015, il primo ministro giapponese Watanabe riceve un dispaccio classificato top secret da Micheal Wilson, direttore dall’Esercito G.U.I.D.E., ovvero un’unità di crisi speciale che ha il compito di intervenire in caso di catastrofi nelle zone più sensibili del globo. Le informazioni rivelate non promettono nulla di buono: cinque anni prima infatti, nella regione oggi denominata “Ground ALFA”, un piccolo villaggio è stato attaccato da un branco di animali feroci che hanno infettato gli abitanti con un parassita letale. Gli esseri colpiti manifestano immediatamente convulsioni dovute alla degenerazione dei tessuti muscolari, che deformandosi ed esplodendo provocano scatti d’ira incontrollati nei poveri malcapitati. Sembra che nonostante la zona fosse stata tempestivamente bonificata, in qualche modo i “vermi ALFA” siano riapparsi nel centro di Tokyo e l’impronta termica registrata dai satelliti ne è una prova inequivocabile. L’area al momento è stata circoscritta dall’esercito giapponese, ma le armi convenzionali non possono nulla contro i mostruosi agglomerati necrotici che hanno invaso la metropoli. Ed è proprio qui che Ken Ogawa, il protagonista di Ninja Blade che impersoneremo, entra in azione.
Ken è l’ultimo discendente del celebre clan ninja degli Ogawa e, insieme al padre Kanbé, fa parte della squadra G.U.I.D.E. a cui è stato assegnato il delicato compito di far piazza pulita dei mutanti generati dall’infezione di vermi ALFA. Il primo ministro, messo di fronte alla cruda realtà, non può far altro che darci l’assenso ad intervenire.

IN VOLO SU TOKYO

Ci ritroviamo immediatamente aviotrasportati sulla metropoli con uno skyline notturno davvero mozzafiato e, dal portello dell’elicottero pilotato dal fedele amico Andy Walker, riceviamo le ultime direttive della missione. La squadra è costituita interamente da ninja, dotati di tecniche marziali sopraffine e armi “speciali”. Kanbé, prima di gettarsi nella mischia, ci affida la sua lama ammazzademoni con cui avremo modo di affrontare gli esseri immondi che ci aspettano. E poi… il vuoto.
Incuranti di qualsiasi legge della fisica newtoniana ci lanciamo senza paracadute qualche centinaio di metri sopra i grattaceli di Tokyo, in un volo da brividi tra mutanti volanti che sembrano usciti direttamente dall’inferno. È in questo punto che prendiamo confidenza con un aspetto dell’interfaccia di gioco definito Quick Time Events (QTE). Durante queste fasi dobbiamo infatti completare l’azione digitando correttamente una serie di combinazioni che ci vengono segnalate a video, con una complessità sempre crescente man mano che procediamo nei vari livelli di gioco. Durante questi eventi la dinamica rallenta di una frazione di secondo per permetterci di effettuare la selezione sul pad, che in genere risulta coerente con il movimento richiesto in quel momento e quindi in qualche modo prevedibile.
Dopo esserci liberati di qualche mostro svolazzante, piombiamo a folle velocità sui palazzi sottostanti e quando tutto sembra ormai perduto il nostro abile Ken sfonda una vetrata e atterra impeccabilmente all’interno di un edificio in procinto di spezzarsi in due. Il primo dei nove livelli si sviluppa poi in una sorta di tutorial che ci aiuta a prendere confidenza coi comandi, effettuando acrobazie e utilizzando armi di varia natura. Queste ultime sono fondamentalmente di due tipi (spade e ninjutsu) e ci consentono di realizzare diversi tipi d’attacco ravvicinato o a distanza. Procedendo all’interno del gioco potremo trovare dei cristalli di sangue in grado di potenziare il nostro equipaggiamento, mentre ai ninjutsu verranno associati dei particolari shuriken (ciclone, fiamma e fulmine) utili per sviluppare particolari tecniche d’attacco e modificare l’ambiente circostante.
I livelli non sono estremamente vasti ed è necessaria circa un’ora di gioco ciascuno per completarli, ma sono caratterizzati da passaggi segreti difficilmente individuabili se non grazie alla nostra vista ninja, che ci permette di visualizzare in tempo reale la conformazione dello spazio intorno a noi. Questa modalità di visualizzazione è molto utile anche per affrontare i vari abomini, in particolare i boss di fine livello, in quanto mette in risalto con un codice colore ben preciso le caratteristiche corporee dei nemico. Infatti, mentre le orde di mutanti non costituiscono quasi mai un problema per l’avanzamento nel gioco, i boss finali sono piuttosto ostici da abbattere e crescono continuamente in potenza e dimensioni.

ASPETTI TECNICI

La realizzazione tecnica di Ninja Blade è solo discreta. Dal punto di vista grafico l’engine utilizzato non eccelle nei dettagli delle texture e la fisica è gestita dall’ormai obsoleto Havok, anche se ad onor del vero è tutto sapientemente mascherato da un ottimo approccio a livello di design. Le inquadrature son di tipo cinematografico e l’inserimento dei Quick Time Events rende il prosieguo della storia abbastanza piacevole. Sfortunatamente abbiamo rilevato diversi rallentamenti durante i cambi di visuale da uno stato all’altro e anche l’utilizzo della vista ninja non risulta sempre efficace, tanto che spesso si finisce a cadere nel vuoto anche a causa di un level design un po’ approssimativo.
Per quanto riguarda il sonoro non abbiamo notato particolari difetti, anche se a causa della scarsità dei dialoghi e degli effetti ambientali poco incisivi non possiamo certo definirli memorabili. Il sistema di gioco risulta invece piuttosto buono, la semplicità dei comandi è sempre stata la chiave per sfondare in questo genere di giochi e Ninja Blade non è da meno. La difficoltà del gameplay non è sempre perfettamente calibrata (soprattutto per quanto riguarda i boss di fine livello), ma risulta sicuramente meno ostico di altri titoli ben più blasonati.
Un aspetto che però non ci è piaciuto è l’impossibilità di salvare la partita durante una missione, anche perché i checkpoint sono spesso distanti tra loro e questo costringe il giocatore a frustranti sessioni di replica. Fortunatamente i Quick Time Events possono essere ripetuti a piacere in caso di errore e i numerosi power-up disseminati tra i livelli assicurano sempre una soglia di giocabilità minima.
Ninja Blade si inserisce nel prolifico filone degli action game 3D in stile orientale. Azione frenetica, melting pot dei concept a livello di trama e esagerazioni tipiche del genere sono gli aspetti che superficialmente affiorano durante l’esperienza di gioco... e sfortunatamente sembrano essere anche gli unici. Un appeal piuttosto scarso e azioni esasperate al limite del ridicolo non possono che far breccia solo in un pubblico di appassionati, troppo poco considerato che la scelta di titoli del genere non è certo scarsa. Tuttavia il gameplay di Ninja Blade risulta sufficientemente piacevole da renderlo un prodotto appetibile anche a chi si avvicina per la prima volta a giochi di questo tipo e chissà, in futuro potrebbe venirne fuori qualcosa di più sostanzioso.
75
70
70
75
60
65