Redattore: Stefano 'Riz' Rizzi Pubblicato il: 20/12/2008 | | | Il Karaoke arriva su Xbox 360, che cerca così di affermarsi come console per l’intrattenimento domestico a tutto tondo. Siete pronti a scatenarvi? | | Da Andy Garcia che sprona Ten Takakura in Black Rain all’improbabile coppia di asiatici in Air America e passando per Fiorello, il Karaoke è diventato negli anni un fenomeno di costume e il tema delle serate di aspiranti superstar di ogni età. In fondo chiunque di noi almeno una volta nella vita ha cantato a squarciagola il suo pezzo preferito, magari sotto la doccia. E allora perché non farlo davanti a un bel wide-screen con impianto home theather e riverbero sparato al massimo? Ok, forse George Michael non farà la sua magica apparizione ballando sul tavolino del vostro salotto, ma è pur sempre piacevole lasciarsi andare sulle note di quella canzone che fino a pochi secondi prima avreste giurato di conoscere a memoria. Seguendo la sua politica di diversificare il più possibile l’offerta per l’intrattenimento domestico, Microsoft non poteva di certo lasciarsi scappare un genere così celebre. Ed ecco quindi Lips, lanciato con una campagna promozionale accattivante e destinato a trasformare i nostri salotti in tanti piccoli Coyote Ugly, o quantomeno in qualcosa che si avvicini al livello di un circolo Arci…
LABBRA SÌ, MA SOPRATTUTTO UGOLA Lips è un’evoluzione del classico Karaoke che tutti conosciamo, con l’aggiunta di una serie di funzionalità tipiche di un media-center e caratterizzato da un aspetto moderno molto ben congeniato. Il menu principale ci permette di accedere alle diverse sezioni: “Canta!”, “Jukebox”, “Musica” e “My Lips”. La prima modalità ci dà la possibilità di scegliere liberamente un brano della nostra collezione, riprodurlo con il video originale o con altri effetti visivi alternativi e naturalmente cantarci sopra seguendo la scia di parole sullo schermo. Se la tonalità e il timbro sono sufficientemente corretti, una barra luminosa comincerà a riempirsi finché con uno scenografico colpo di microfono riusciremo ad accedere al percorso canoro delle stelle. La maggior parte degli obiettivi si sbloccano infatti collezionando stelle e medaglie, queste ultime legate ad aspetti differenti della nostra performance come il senso del ritmo o il coinvolgimento espresso durante l’esibizione. Ma Lips è soprattutto un gioco di gruppo, e quindi non potevano mancare le sfide a due o le modalità cooperative come “Bacio” e “Bomba a tempo”. La confezione include due microfoni wireless con i quali potremo organizzare diversi giochi cantati con familiari ed amici, sia utilizzando le circa 40 canzoni presenti all’interno del gioco oppure scaricandone di nuove dal Live. Se ciò non bastasse, Lips è predisposto per caricare le nostre canzoni preferite anche da sorgenti esterne, come PC e chiavette USB. Ovviamente le canzoni in formato digitale che importeremo non saranno provviste di video e testo, ma ci torneranno comunque utili per la seconda sezione di gioco a cui accennavamo prima. Uno degli aspetti più interessanti di Lips è proprio la presenza di un Jukebox tramite il quale è possibile creare una playlist personalizzata di brani da mandare in sottofondo durante le nostre serate. Se poi qualche temerario colto da un raptus di mania di protagonismo, o semplicemente da un improvviso calo di lucidità, decidesse di esibirsi all’ultimo minuto, sarà sufficiente prendere in mano un microfono e scuoterlo leggermente per attivare la modalità Karaoke vera e propria. Le periferiche in dotazione sono dotate di accelerometri in grado di registrare i movimenti del cantante e trasmetterli all’interfaccia del gioco per attivarne diverse funzionalità, dalle percussioni alternative che accompagnano il cantato ai bonus coreografici. Sembra quindi che Microsoft stia strizzando l’occhio ai casual gamers che amano le situazioni di gruppo movimentate e che spesso si rivolgono ad altre piattaforme per il proprio bisogno di intrattenimento. Iniziativa più che lodevole, ma vediamo ora come se la cava dal punto di vista qualitativo.
ASPETTI TECNICI Inizialmente Lips si presenta piuttosto bene, a cominciare dalla confezione che contiene due microfoni (bianco e nero), le relative batterie e naturalmente il gioco. Dal punto di vista hardware le due periferiche sembrano ben progettate e piuttosto robuste, ma è quando le colleghiamo in wireless alla console e cominciamo a cantare che ci rendiamo davvero conto di quanto valgono. La qualità sonora è ottima, con una riproduzione fedele anche su sistemi audio non particolarmente pompati, come ad esempio quelli di un televisore standard. I tempi di risposta degli accelerometri sono invece insufficienti e spesso costringono a movimenti innaturali o impediscono di tenere correttamente il ritmo con gli strumenti di contorno, un vero peccato… Per quanto riguarda l’interfaccia di selezione dei brani possiamo affermare che è funzionale, abbastanza semplice, ma mai stucchevole e ispirata a quella dei moderni media-center. Evidenziando un brano ci viene fornita un’anteprima audio del motivo, mentre per il resto del menù viene mantenuto un jingle di sottofondo in stile lounge bar. La vera forza del comparto grafico viene però espressa durante la riproduzione delle canzoni, in quanto la qualità dei video orginali e degli altri effetti visivi è indubbiamente gradevole. Anche la sequenza di illuminazione delle parole è efficace e con l’aiuto di un cursore risulterà più facile tenere il ritmo delle strofe. Il comparto multiplayer è ovviamente il punto forte del titolo. Considerato il fatto che Lips si presenta come gioco canoro per l’intrattenimento domestico, non pesa in modo eccessivo la mancanza di funzionalità online evolute; l’aspetto che invece ci ha meno convinto è quello legato alla sua longevità, anche in virtù della bassa difficoltà nella raccolta di punti durante l’esecuzione. Inoltre, se da un lato possiamo contare sulla possibilità di aggiungere tracce audio a nostro piacimento tramite dei dispositivi esterni, dall’altro la limitata quantità di video originali attualmente disponibile va a minare la durata del gioco. È vero, col tempo potremo aggiungere nuovi contenuti scaricandoli direttamente da Xbox Live, ma i brani sono tutti "a pagamento", con prezzi variabili tra i 160 e i 180 punti a canzone. Una nota positiva è invece legata alla varietà dei pezzi scelti all’interno del gioco, che spaziano tra quasi tutti i generi musicali e presentano diversi contributi di artisti italiani. |
|
|
|
|