Recensione PC
Titolo del gioco:
Il Padrino
Anno di uscita:
2006
Genere:
Azione-Mafia
Sviluppatore:
EA Redwood Shores
Produttore:
Electronic Arts
Distributore:
Electronic Arts Italia
Multiplayer:
Non presente
Localizzazione:
Completa (audio & video)
Sito web:
http://www.godfathergame.com/
Requisiti minimi:
Windows XP/2000;Intel Pentium III 1,2 GHz o AMD Athlon o Sempron;256 MB di RAM;DVD: 2X o superiore;4,5 GB di spazio libero;sch.video con 64 MB di memoria e chipset compatibile T&L
  • Don Vito vi ha voluti a colloquio...
  • Questo tizio se l' č proprio meritata...
  • Fuoco!!
  • Spesso le persone vi chiederanno pietŕ ...
  • Gli inseguimenti sono all'ordine del giorno...
  • Gli scenari sono davvero similari a quelli del film...
  • Fedro ne ha combinata una delle sue...
  • Purtroppo i modelli della auto presenti nel gioco sono davvero pochi...
  • Visuale notturna...
  • Questo macellaio deve capire chi comanda...
Redattore:  Marco 'Il Mark' Tiezzi                        Pubblicato il:  17/04/2006
La Electronic Arts sarà riuscita nel portentoso intento di catapultarci nel leggendario mondo del Padrino?Proveremo le medesime emozioni che ci hanno pervaso l’animo nei momenti salienti della omonima pellicola?
Questo “Padrino” sembra davvero sceneggiato a immagine e somiglianza del suo corrispettivo di celluloide. Siamo negli anni 30’, in una New York devastata dal crimine e dalla Mafia. Ci troveremo nei panni di un giovane aspirante picciotto, che vuole tentare la scalata alle gerarchie mafiose. A ogni missione la storia evolverà nello stesso modo in cui si evolve durante il film e la maggioranza dei dialoghi sono copiati pari pari da quest ultimo, dando ancor più al titolo uno stampo cinematografico. Durante lo svolgimento dell’ azione ci saranno affidati anche dei compiti di contorno, che aggiungeranno anche un notevole fattore novità all’ ultima fatica targata EA.
Ma andiamo per ordine…

Non appena avviato il gioco verremo accolti da una interfaccia semplice e immediata, che ha per sfondo l’immagine del mitico Don Vito Corleone(Marlon Brando) in bianco, su sfondo nero, come nella più classica delle copertine. Potremo scegliere se iniziare una nuova partita o caricare quelle già salvate, sempre che ce ne siano. In seguito ci verrà richiesto di creare il nostro alter-ego mafioso, assegnandogli tutti i parametri salienti, dalla definizione della fronte e degli zigomi, alle borse sotto gli occhi, fino ad arrivare alla corporatura e al colore della pelle.
Ora siamo pronti per iniziare a giocare e ad assistere la famiglia nel migliore dei modi. Verremo accolti da un filmato iniziale introduttivo che ci immergerà nella giusta atmosfera, dandoci un’idea della situazione in cui ci troviamo. Saremo infatti salvati da un pestaggio dal carismatico Luca Brasi, lo scagnozzo preferito del Don, che ci prenderà sotto la sua ala per insegnarci i rudimenti del “mestiere”. Affronteremo quindi un breve tutorial iniziale, nel quale ci verranno illustrati i modi per sparare meglio ai bersagli e per compiere tutte le azioni possibili e immaginabili presenti nel gioco.

Durante lo sviluppo della partita saremo dapprima al servizio di Don Vito Corleone e dal momento della sua morte ci troveremo ad essere il braccio destro di Maichel Corleone, fino alla definitiva promozione a Padrino di New York.
Sono state implementate, confermando la grande aderenza con la sceneggiatura cinematografica, tutte le famiglie nemiche presenti nel gioco: I Tattaglia, gli Stracci, i Cuneo e i Barrese.
Il mondo del “Padrino” è discretamente vasto, anche se non ai livelli di GTA. E’ suddiviso nei principali quartieri di New York: Midtown, Little Italy….

IL GAMEPLAY

Ci si accorgerà subito dal tutorial che il gameplay del Padrino appare innovativo: è stato infatti utilizzato un sistema di black hand, attraverso il quale potremo mirare i bersagli salienti afferrando l’arma e cliccando semplicemente col tasto destro del mouse, salva la possibilità di cambiare l’obbiettivo rilasciandolo e ricliccandolo. Con questo nuovo sistema l’azione di gioco si svilupperà meno confusamente e in maniera anche più realistica, dando l’impressione che il nostro personaggio miri veramente nel punto in cui andrà a sparare, senza possibilità di fraintendimenti.
Il gameplay del titolo è marcatamente ispirato alla famosa serie di GTA, unendo una forte componente arcade a una discreta dose di realismo di azione. Potremmo dire che questo “Padrino” è un Grand Theft Auto ai tempi della mafia Newyorkese.
La fisica delle automobili rimane, comunque, non del tutto convincente, ma ciò non pregiudica la ottima giocabilità del titolo, anzi la migliora, rendendola in qualche modo più semplice e divertente. Sembra proprio che la EA abbia sbagliato pochissimo dal punto di vista del gameplay, al quale non mi sento di fare nessuna particolare critica. Forse negli ambienti interni il metodo black hand non rende alla perfezione, risultando qualche volta un po’caotico in presenza di muri che a tratti ci coprono la visuale.
Nel gameplay sono state implementati parecchi e interessanti movimenti e modalitĂ  di pestaggio: si potrĂ  strangolare il nostro nemico, riempirlo di pugni e calci oppure sbatterlo al muro o sui registratori di cassa, aggiungendo un notevole carisma alle nostre azioni mafiose.

Man mano che andremo avanti nelle missioni il nostro personaggio acquisirà maggiore rispetto(saranno presenti, infatti, i “punti rispetto”)e abilità. Ogni compito svolto ci darà il diritto di aggiungere punti caratteristica alle varie abilità del nostro picciotto(abilità con le armi, abilità di guida, velocità nel movimento, ecc.)

La longevità del titolo è garantita da missioni coinvolgenti, che ci renderanno presto partecipi dell’azione, e da una serie abbastanza vasta di compiti da svolgere: sgominare i vari racket delle famiglie avversarie, chiedere il pizzo e appropriarsi di nuove attività, seguire le missioni principali di gioco, commettere omicidi su commissione e via dicendo.
Saremo noi a decidere in che modo mettere in pratica il potere conferitoci da Don Vito Corleone: saremo astuti e abili negoziatori o spietati assassini? Nel gioco sarà infatti possibile scegliere se dosare la nostra violenza o scatenarla in maniera massiccia contro i nostri nemici o nei confronti di chiunque si metta in mezzo ai nostri traffici illeciti. E’ vero anche che questa possibilità non è stata sviluppata fino in fondo: dalle anteprime ci si sarebbe aspettato di più dal punto di vista decisionale. Potremo infatti essere arbitri della nostra violenza fino a un certo punto, nel senso che spesso non basterà solo l’abile diplomazia.
Molto utili saranno nel corso del gioco le forze dell’ordine, che potremo corrompere tranquillamente concedendo loro laute mazzette.

GRAFICA E AUDIO

L’aspetto grafico è una delle poche note dolenti del gioco. Il motore grafico è nettamente indietro rispetto alla media dei titoli presenti sul mercato, probabilmente anche a causa di una vasta presenza di poligoni e di una mappa molto estesa. La EA, dunque, si è vista costretta, badate, solo fino ad un certo punto, a non appesantire troppo il suo “Padrino” con una grafica troppo esosa in termini Hardware. Il risultato non è eccellente, ma ciò non influisce troppo sulla valutazione finale del titolo, facendo passare l’aspetto esteriore in secondo piano in favore di un gameplay e di uno sviluppo complessivo più che discreto. La colonna sonora è basata completamente sul celeberrimo tema di Ennio Morricone, “The Godfather Walz”, e le sue emozionanti note sono dosate a dovere nel corso dell’azione di gioco, dandoci la favolosa impressione di trovarci realmente immersi nel mondo creato da Puzo e Coppola. I dialoghi sono magistralmente eseguiti, e il doppiaggio appare più che buono.
Per concludere si può affermare che “Il Padrino” è un validissimo titolo di azione, che non deluderà le aspettative di nessuno, a patto che non odiate i giochi alla GTA. Per chi ama alla follia, come me, la saga cinematografica l’acquisto è quasi d’obbligo. Vi sentirete anche voi, per parecchie ore di intenso gioco, come un picciotto che lentamente e con fatica scalerà le pericolose gerarchie mafiose, guadagnandosi il rispetto di tutta New York. Il divertimento è assicurato.
76
75
90
80
84
84