Recensione PlayStation 3
Titolo del gioco:
Tekken 6
Anno di uscita:
2009
Genere:
Picchiaduro
Sviluppatore:
Namco
Produttore:
Namco Bandai
Distributore:
Sony
Multiplayer:
Si (1 vs 1; tramite account PlayStation Network)
Localizzazione:
Solo testo, no audio
Sito web:
Requisiti minimi:
Una Playstation 3 (Fat o Slim), una connessione a banda larga e un'account PlayStation Network per giocare online e per i contenuti scaricabili
  •  Xiaoyu sferrà un calcione volante a Brian. La ragazzina è uno dei personaggi più complessi da utilizzare, ma se in mani sapienti può diventare devastante grazie ai continui spostamenti di lato e mandare in tilt l'avversario!!
  •  Jin Kazama: da semplice ragazzo innocente è diventato spietato e capo della Mishima Zaibatzu che ormai controlla l'intero pianeta. Ma a che scopo? Lo capirete giocando alla modalità campagna!
  •  Jin Kazama in azione! E' un personaggio che negli ultimi episodi ha cambiato stile di combattimento e se ben usato può inanellare juggle devastanti!!
  •  Sempre Jin Kazama alle prese con Hwoarang. Quest'ultimo usa il Taekwon-Do: una tecnica di combattimento che utilizza quasi eclusivamente le gambe. Notevoli le sue juggle se ben utilizzato
  •  Lo scenario industriale dove c'è una pioggia incessante. Ben fatto e coinvolgente...
  •  Asuka Kazama: semplice e tranquilla ragazza, ma fortemente irascibile se provocata!!
  •  Che ci crediate o no è sempre Asuka Kazama! La personalizzazione dei personaggi è davvero impressionante e da piena liberta di cambiare ogni parte del corpo del personaggio.
  •  Lo scenario del Cimitero. Abbastanza lugubre ma non troppo coinvolgente.
  •  Brian manca Dragunov che è pronto a controbattere! Entrrambi i personaggi sono abbastanza semplici da padroneggiare ma non per questo inferiori agli altri!
  •  Heihachi Mishima, Padre di Kazuya e nonno di Jin. Un bel quadretto famigliare con un piccola caratteristica: si odiano a morte!!
  •  Sempre Heihachi Mishima trasformato in un getleman grazie all'opzione di personalizzazione dei personaggi. Come si può constatare è impressionante la varietà con cui si possono cambiare i connotati!
  •  Forse lo scenario meglio riuscito dal punto di vista artistico: diviso in due livelli di profondità; il giorno e la notte si alternano creando un alone quasi evocativo.
  •  Kazuya Mishima: odia suo padre Heihachi ed è capo della G-Corporation che vuol spodestare la Mishimi Zaibatzu con a capo suo figlio Jin! Ma cos'è una telenovela?
  •  Kazuya che affronta Devil Jin. Kazuya è molto forte negli attacchi ravvicinati e ad ha juggle un pò complesse ma terribilmente appaganti!
  • Lars Alexandersson: capo dei ribelli che vuole liberare il globo dall'oppressione della Mishima Zaibatsu guidata da Jin Kazama. La Modalità Campagna girà attorno a lui e più avanti scoprirà un terribile segreto!
  •  King contro Ganryu. King è un personaggio completo con prese concatenanti e vari attacchi veloci. Ganryu è apparentemente lento ma ha attacchi molto vari e risulta essere molto pericoloso se usato da mani sapienti!
  •  Scenario simil-roulette. Ben fatto e ironico!
  •  Alisa la ragazza androide. Viso dolce, ma sa essere letale con le motoseghe che escono dalle sue braccia! E' la compagna di Lars nella Modalità Campagna.
Redattore:  Roberto 'New_Neo' Sorescu                        Pubblicato il:  18/12/2009
Arriva nelle nostre case il sesto capitolo di una saga che ha fatto storia. Tekken 6 sarà riuscito ad ereditare tutto quello che gli episodi precedenti hanno ottenuto attraverso 3 generazioni videoludiche?
Tekken: un nome che si lega fortemente con il marchio PlayStation. Legame nato fin dagli albori della console, che da poco ha festeggiato i suoi 15 anni di storia. Erano chiaramente anni ricchi di novità ma soprattutto di grande balzo tecnologico e di concezione che fece il videogioco rompendo quel muro di diffidenza, coinvolgendo persone che mai prima d'ora avevano conosciuto questo media d'intrattenimento.
Namco fu da subito una delle case che credette in questa console (uscita nel '94 in Giappone e nell'ultimo quarto del '95 in Europa) sfornando Ridge Racer (diretta conversione da sala giochi dell'omonimo gioco di corsa, da lei stessa prodotta) con ottimi risultati. Poco dopo fece uscire un'altra sua conversione da sala giochi: il gioco si chiamava Tekken ed era un picchiaduro ad incontri. Fu una grande novità: grafica notevole e pulita; la fluidità delle mosse eccelsa garantiva una grande coinvolgimento a chi impugnava il, allora rivoluzionario, joypad della console. Ogni tasto era associato ad un arto cosicché la facilità di approccio era per tutti e non per pochi appassionati.
L'episodio che ci accingiamo a recensire è il 6° che raccoglie tutto quello che la saga si è portata dietro in tutto questo tempo. C'è la farà a non deludere le aspettative accompagnate dall'alta definizione?


UNA STORIA LUNGA COME IL MONDO
Tekken è un simbolo: i capitoli usciti sono davvero tanti e abbracciano tutta la storia videoludica attraverso 15 anni toccando ben tre generazioni tecnologiche. La saga, in tutto questo tempo, non è mai venuta meno aggiornandosi e migliorandosi in ogni episodio rappresentando un esempio di programmazione e di sfruttamento dell'hardware, nonché simbolo stesso di una giocabilità semplice e complessa allo stesso momento. Con l'arrivo del 2°episodio, vengono introdotte le contromosse e le juggle: serie di mosse consecutive atte a far rimanere l'avversario in aria il più possibile. Il gioco era dotato probabilmente del miglior comparto sonoro di tutta la saga.
Tekken 3 fu un miracolo di programmazione rasentando la perfezione dal punto di vista tecnico con personaggi enormi e animati divinamente ed un parco mosse sterminato tanto che non fatichiamo ad ammettere che, per imparare tutti i personaggi, serviva tenere a mente oltre 1000 mosse diverse oltre a quelle di base!
Fu una cosa pazzesca per quei tempi tanto che la PSX fu incoronata come console preposta per i picchiaduro. Fu introdotta una modalità nuova chiamata Tekken Force: una sorta di picchiaduro a scorrimento in cui per combattere venivano usate le mosse reali dei personaggi (modalità che verrà ripresa nei capitoli successivi).

Nel 2000 arrivò la PlayStation 2 e in attessa del 4°episodio uscì un ibrido che storicamente non ha legami con gli altri capitoli: parliamo di Tekken Tag Tournament. Fu una prima dimostrazione del salto generazionale ed introdusse la modalità Tag, che permette di formare due squadre comandate dal giocatore o da più giocatori: il personaggio che perdeva veniva sostituito da quello successivo fino a che una delle due squadre non terminava i combattenti. Inoltre era famoso per la sua modalità bowling che usava le caratteristiche dei personaggi per imprimere potenza e precisione nei tiri.
Tekken 4 uscì a fine 2002: pur essendo un ottimo prodotto con nuovi personaggi da utilizzare non riuscì a soddisfare pienamente gli appassionati. Comparto tecnico di prim'ordine e scenari tridimensionali grandi ed interattivi con alcune parti distruttibili. Forse a causa di un'innovazione troppo spinta non trovò quel successo che avrebbe sicuramente meritato.
Tekken 5 è stato un ritorno alle origini: uscito nel 2005 presentava scenari più semplici, ottimizzazione delle mosse con un miglior bilanciamento dei personaggi. Dal punto di vista tecnico si toccavano nuove vette grafiche con scenari magnifici e personaggi ancora più dettagliati. Con questo capitolo Namco regala i primi 3 episodi facendoci riassaporare quello che fu l'origine dell'intera saga e in aggiunta c'era la modalità Devil Within che era davvero scarsa! Con questo capitolo si raggiunse l'apice del successo per questa generazione.

Uscita la PlayStation 3 nel 2006 un nuovo episodio non è alle porte. Esce una versione chiamata Tekken Dark Resurrection che introduce due nuovi personaggi e che ottimizza e bilancia l'episodio precedente in attesa del 6° episodio che ci accingiamo ad analizzare.

Il SESTO TORNEO DEL PUGNO D'ACCIAIO APRE LE PORTE
Dopo questa lunga introduzione, giustificata per far conoscere meglio una saga che ha fatto un'epoca nel genere picchiaduro (oscurando addirittura storici nomi quali Virtua Fighter e Soul Calibur), andiamo a vedere cosa offre il nuovo episodio ai giocatori scendendo per la prima volta nella veste dell'alta definizione.
Dopo l'intro, atta a darci il benvenuto sui nuovi personaggi inseriti e ampliare una storia (sempre più simile alle migliori telenovelas sudamericane) che vede Jin Kazama sempre più padrone del mondo, apparirà la schermata delle opzioni che è divisa in 4 parti principali:
1) la Modalità Offline dove potremo fare pratica, scegliere la modalità arcade e fantasma e la modalità Tag;
2) l'opzione di Personalizzazione dove potremo letteralmente cambiare l'aspetto dei personaggi con una ricchissima dotazione di vestiti e gadget e gestire il profilo giocatore;
3) la Modalità Campagna: creata ad hoc da Namco la quale rappresenta una versione potenziata della modalità Tekken Force introdotta negli episodi precedenti;
4) la Modalità Online dove faremo incontri di vario tipo con i giocatori sparsi per il mondo.

L'ARTE DEL COMBATTIMENTO
Tekken 6 eredita l'esperienza dei suoi predecessori incorporandone tutti i miglioramenti e le ottimizzazioni. La prima cosa che salta all'occhio è la rosa di combattenti che potremo scegliere: ben 40!! Nessun altro picchiaduro nella storia ha mai avuto un numero così ampio di personaggi con cui cimentarsi. Dalla prova che abbiamo fatto sul campo notiamo due cose su tutto: ogni personaggio è ben bilanciato e non risulta inferiore o superiore ad un altro, inoltre si è voluto favorire la combinazioni ampliando le juggle da mosse dove prima non era possibile. Per esempio la spazzata a due gambe di Law (freccia diagonale basso-sinistra,O,O) può essere ampliata con l'attacco <--,O,X. Questa apertura maggiore alle combinazioni serve non solo a premiare l'abilità del giocatore, ma a “costringere” il neofita a scendere più in profondità e non imparare quelle poche mosse buone le quali lo fanno sentire sicuro di vincere!

TEKKEN 6 SI FA PORTATILE

Dall'11 Dicembre è disponibile sia nei negozi che in digital delivery la versione per PSP di Tekken 6 al prezzo consigliato di €39.99. Non fatichiamo a dirvi che si tratta del miglior picchiaduro mai realizzato su questa console. Pensavamo ad un ridimensionamento dei contenuti di gioco e tranne la modalità campagna tutto è stato inserito e miniaturizzato ad arte. Scenari magnifici, frame rate di roccia, animazioni fluidissime. La Modalità infrastruttura non è stata implementata, probabilmente per problemi tecnici, ma c'è quella Online che garantirà una longevità pressochè infinità. Un deciso passo in avanti rispetto a Tekken Dark Resurrection.
La modalità pratica è come sempre chiara ed esplicativa e consente d'imparare le tecniche, le combinazioni, le posizioni, le combo e le prese in tutta tranquillità sperimentando le mosse più complesse con l'aiuto del visualizzatore che permette di vedere in che modo e tempismo vanno premuti i tasti relativi per ogni singola mossa. Chi predilige la semplicità e l'immediatezza può andare su Asuka, Lars e Leo; chi vuole la difficoltà può andare su Zafina, Jin Kazama e Christie; chi vuole la completezza può andare su Nina e King. Insomma ce n'è per tutti i gusti!

Quando ci si sente pronti a scendere in campo le modalità arcade e fantasma sono lì apposta per testare la nostra abilità e per migliorare di rango. Se poi abbiamo un amico o più amici, con cui testare la nostra bravura, niente di meglio che sfruttare la modalità Tag.
Da questo punto di vista Tekken 6 è completo ed ineccepibile e rappresenta la migliore esperienza che un giocatore possa desiderare da questa saga: un mix di semplicità e complessità ulteriormente migliorato ed ottimizzato.

MODALITA' CAMPAGNA
Ed eccoci in questa modalità dove Namco ha fatto un notevole sforzo, proponendoci per la prima volta qualcosa che cerca non solo di essere un'evoluzione della modalità Tekken Force, ma di coinvolgere il giocatore anche dal punto di vista emotivo mettendo in piedi una storia con sequenze e dialoghi cinematografici sfruttando tutti i personaggi della saga! Il risultato finale non è da buttare via. Certo non aspettiamoci chissà cosa, ma chi ha la pazienza e la voglia di proseguire qualche piccola sorpresa l'avrà.
Durante un'incursione Lars Alexandersson, leader della resistenza che lotta contro la Mishima Zaibatsu comandata da Jin Kazama, trova in un laboratorio del Dr. Boskonovich (vecchia conoscenza di Tekken 3) un'androide di nome Alisa. Il cyborg viene risvegliato, ma una tremenda esplosione fa perdere conoscenza a Lars. Quando riprende i sensi si accorge di aver perso la memoria. Da qui prenderà via la storia dove le forze di Lars e di Alisa si uniranno alla ricerca dell'origine di tutto con qualche risvolto interessante che interesserà anche la G-Corporation di Kazuya Mishima. Non aspettatevi una trama da oscar, ma il risultato, come abbiamo già detto non è male. Vale la pena di giocarci.

La struttura di gioco di questa modalità è sostanzialmente identica a quelle degli episodi precedenti: potremo combattere contro un avversario alla volta utilizzando le mosse del personaggio e, se altri sono vicini, con una mossa ben assestata,ne faremo cadere parecchi. La libertà è limitata non solo nel combattimento ma anche nello scenario ancorato a precisi binari dove ai lati troveremo la classica barriera invisibile. Insieme ad Alisa affronteremo svariati stage dove alla fine troveremo un personaggio della saga che dovremo sconfiggere per proseguire.
Molto presto verrà sbloccata l'Arena che permetterà non solo di cambiare personaggio (ogni personaggio sconfitto diventerà giocabile in questa modalità), ma di ottenere il prologo e la sequenza finale di tutti i personaggi affrontando una versione ridotta della modalità arcade del gioco principale. Ciò ci permetterà di ampliare il contenuto della Galleria che raccoglierà tutti i filmati sbloccati.
La Modalità Campagna è utile soprattutto per un motivo: è una fonte impressionante di denaro e di vestiario. Ad ogni stage compariranno alcuni scrigni al cui interno è celato una parte dell'immenso vestiario che ogni personaggio ha a disposizione. Il denaro non verrà guadagnato solamente durante i combattimenti, ma anche alla fine del livello dopo aver sconfitto il boss. Durante gli stage avremo a che fare anche con armi come la mitragliatrice ed il lanciafiamme. Come arma contundente avremo un pezzo di tubo che potremo utilizzare contro gli avversari come se fossero palle dal baseball!
Il vestiario ottenuto presenta delle abilità simili ai giochi di ruolo come attacchi infuocati, di ghiaccio ed elettrici e ci da la possibilità di far aumentare l'energia del personaggio ed a resistere agli attacchi speciali degli avversari. Un minimo di strategia è richiesta, quindi i nostri personaggi vanno curati a dovere altrimenti gli stage diverranno più difficili.

TEKKEN IN ALTA DEFINIZIONE
Diciamo subito che Tekken 6 non ha lo stesso impatto tecnico dei suoi predecessori. Siamo lontani da un Tekken 3 o da un Tekken 5. Con questo non vogliamo lontanamente sminuire il buon lavoro fatto da Namco Bandai. Siccome ogni episodio di Tekken era un esempio di programmazione e di sfruttamento dell'hardware, in questo 6° capitolo non accade questo.
Gli scenari di gioco sono ben fatti: alcuni di essi hanno due livelli come l'ultimo episodio di Dead or Alive ed altri sono evocativi, ma a livello artistico si poteva fare di più. Forse lo scenario più originale è quello di montagna pieno di pecore con una musica fuori di testa: tremendamente trash!
I personaggi sono ben caratterizzati graficamente ma c'è un aliasing un pò marcato che li accompagna. Sinceramente non capiamo come sia possibile avendo a disposizione un hardware potente come la PlayStation 3. Ricordiamo che Tekken 6 non è più un'esclusiva (è uscito in contemporanea anche su XBOX 360), probabilmente gli sviluppatori non si sono barcamenati a fondo con l'hardware Sony.
Pur non facendo cadere la mascella a terra il picchiaduro Namco Bandai rimane bello da vedere e ben confezionato in ogni sua parte.

La parte audio è nella media: senza infamia e senza lode con buoni effetti sonori dando più enfasi durante i combattimenti. Qui gli sviluppatori potevano fare decisamente di più! Alcune musiche sono anonime.
Un'altra cosa è cambiata rispetto agli altri episodi: i caricamenti sono molto più lunghi e per iniziare a giocare bisogna aspettare circa 10-15sec. Tempi biblici rispetto ai 3-5sec di media della saga. C'è la possibilità d'installare una parte del contenuto sull'hard disk della console (circa 4Gb), ma non risolve in parte il problema.

ONLINE: GIOIE E DOLORI
Con Tekken Dark Resurrection è possibile sfidare giocatori di tutto il mondo senza spostarsi da casa e Tekken 6 non è da meno: si può fare una sfida libera per impratichirsi nonché salire in classifica per aumentare il proprio rango, dato che nella modalità offline oltre al grado di 1dan non si può andare. Quindi la modalità online è necessaria per avere un rango di prim'ordine. Scelta giusta che incentiva il giocatore a migliorarsi perché solo affrontando un altro avversario umano si capiscono i propri errori.
Scelta matura, non fosse per la pazienza ed il tempo buttato via ad aspettare di combattere! Il forte lag presente, nonchè le continue disconnessioni che abbiamo avuto sia prima che durante i combattimenti ci hanno fatto arrabbiare non poco. E' uscita una patch correttiva, che aggiorna il gioco alla versione 1.02 che elimina quasi del tutto il ritardo dei comandi impartiti dal joypad rendendo le partite online più fluide e gratificanti. Ma i problemi sono rimasti creando non poca frustrazione perché si gioca poco e si aspetta troppo. Forse sarà un problema di connessione non a banda larga? Strano, perché in giochi come Wipeout HD non sono mai stati riscontrati problemi del genere. Il netcode è ancora troppo grezzo e va decisamente ottimizzato!
Tekken 6 è una bella gatta da pelare: il migliore episodio della saga con una parte tecnica buona ma non all'altezza dei suoi predecessori, con caricamenti lunghi e un netcode non ancora ottimizzato che rende frustrante giocare online. A nostro avviso la Modalità Campagna non è così brutta e tecnicamente scialba come dicono alcune recensioni su testate specializzate: tecnicamente è più che dignitoso con una giocabilità sì limitata ma discreta, con una parte narrativa di buon livello inframezzata da filmati ben fatti e molto cinematografici.
Nonostante le arrabbiature che ci ha fatto prendere, il giudizio finale non può che essere più che positivo. Gli appassionati ci andranno a nozze.
Peccato per i difetti dettati dalla conoscenza non ancora approfondita dell'hardware. Sarà per il prossimo Tekken 7...

Ah! Dimenticavo: Tekken 6 potrebbe diventare il prossimo gioco dei World Cyber Games (WCG) ovvero le olimpiadi del videogioco. Una notizia che manderà in estasi gli appassionati di tutto il mondo.
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