Recensione PC
Titolo del gioco:
Hellgate: London
Anno di uscita:
2007
Genere:
Hack'n Slash
Sviluppatore:
Flagship Studios
Produttore:
Flagship Studios
Distributore:
Namco / HanbitSoft / EA / IAH
Multiplayer:
Si
Localizzazione:
Solo testo, no audio
Sito web:
Requisiti minimi:
Win XP o Vista, CPU 1.8 GHz(XP) or 2.4 GHz (Vista), 1 GB RAM (XP) o 2 GB RAM (Vista), NVIDIA GeForce 6200/ATI Radeon 9000, HD 6 GB, DirectX 9.0c, Connessione internet per multiplayer.
  •  Gli effetti di luce e un'architettura degli scenari ben curata danno un tocco unico che sa farsi apprezzare in molti scenari
  •  L'Inferno... o almeno una versione minore. Per individuare i nemici nella fitta oscurità avremo bisogno di un visore speciale e di un udito finissimo
  •  Scatto fortunato! Questo zombi sta letteralmente cadendo a pezzi... il dettaglio delle creature in modalità 1° persona è appagante e d'atmosfera
  •  In Hellgate i fenomeni atmosferici sono assenti: niente pioggia o vento, tuttavia in alcuni scenari vedremo l'effetto "bagnato" su edifici e terreno, mentre in prossimità dei varchi demoniaci potremo ammirare "cartacce" fluttuanti
  •  WOW! Questa è la famossissima Nude Mod creata da un giocatore e tutt'ora disponibile per il download...
  •  Ordeos scelgo te! ...quando avremo finito il gioco per un paio di volte, verrà la voglia di provare altre Classi e combinazioni
  •  I livelli di gioco sono collegati tramite questi giganteschi portali. Prima o poi vi domanderete come mai i mostri non riescano a entrarci... ebbene, il gioco in merito non fornisce alcuna spiegazione
  •  Mura fatiscenti e anguste, supporti rugginosi, mattoni e calcinacci sparsi sul cammino... il luogo ideale per una gita!
  •  Demodificatore, Nanoforgia e Augmentrex: i tre marchingegni che ci consentiranno di modificare e aggiornare gli oggetti a nostra disposizione!
  •  Questo cavo dell'alta tensione sembra finito proprio in un rigagnolo fognario... Purtroppo lo scenario non è interattivo, piccola pecca per gli amanti dello stile di gioco alla MacGyver
  •  Questo strano marchingegno è in realtà uno dei molti generatori disseminati per le viscere di Londra e serve soprattutto per alimentare i portali di viaggio degli umani
  •  L'inventario al gran completo: potremo equipaggiare 3 tipi di arma (intercambiabili con F1, F2, F3) e una serie di armature. A lato lo status "sociale" nelle varie stazioni
  • In gioco potremo sfruttare 3 tipi di mappa: quella globale con la lista dei livelli visitati, quella a "sovraimpressione", qui sopra l'esempio e quella a lato, piccola ma utile per orientarsi
  •  Ed ecco un portale oscuro: da questo varco i demoni sciamano sulla Londra del 2038 facendo a fettine gli umani. Simpatico vero?
  •  Prima o poi vi capiterà di morire... tranquilli, in Hellgate la morte è solo una breve parentesi tra le parole "continua il livello"
  •  PNG... come detto in fase di recensione, i PNG hanno la mera funzione di indirizzarci verso nuove missioni, senza che si evolva alcun tipo di rapporto sociale. A schermo un "negoziante" addetto alla vendia di armi e armature
Redattore:  Gianni 'Norris The Nerd' Stefanelli                        Pubblicato il:  15/12/2008
Demoni fiammeggianti, paladini intrepidi e varchi per l'inferno in una Londra come non l'avete mai vista: l'epica battaglia tra Bene e Male ha inizio!
Dagli oscuri recessi della Flagship Studios emerge Hellgate: London un gioco d'azione caratterizzato dalla massiccia presenza di componenti per hardcore-gamer, come classi dei personaggi, armi personalizzabili e una ricca fauna di creature mostruose.
Plasmato all'insegna della grafica d'impatto, Hellgate entra a gamba tesa nell'inflazionato business degli “Hack'n'Slash”, pronto a dar battaglia con uno scenario dark-fantasy sapientemente realizzato.


OSCURITA'

"Hellforming” è una parola che gli abitanti Londinesi nell'anno 2038 conoscono tragicamente bene: si tratta della conquista, da parte delle forze demoniache, di zone situate in centri abitati.
Portali di nulla cosmico si aprono su città indifese, mentre orde di mostri zannuti calpestano umani urlanti, rei di non aver creduto allo sciagurato Avvento profetizzato dai Templari.
I militari nulla possono contro l'onda di Male che si abbatte sulla terra, le difese sono spezzate, le case bruciate e i pochi sopravvissuti si rifugiano in umidi tunnel metropolitani, consapevoli dell'orrore che li attende a pochi metri sulla superficie...
Riuscirà il genere umano a evitare l'estinzione?

EXCURSUS

Hellgate: London ha una trama lineare, incentrata sull'eroe guidato dal giocatore.
Il compito principale, come ormai avrete intuito, consiste nello sterminare dozzine di esseri immondi che infestano una Londra in rovina, cercando nel contempo di trovare una soluzione per mettere fine al continuo flusso di creature provenienti dai varchi demoniaci.
Per superare l'ordalia che ci aspetta potremo avvalerci di molte variabili, a partire dal tipo di personaggio, completamente gestibile sia sotto il profilo delle abilità che sotto quello delle caratteristiche speciali, equipaggiamento compreso.

La pagina di creazione del nostro alter-ego ci guida nell'impostazione dei tratti somatici, come ad esempio volto, capelli, altezza, peso e nella scelta della Classe.
Suddivise in base a tipologie e Abilità ben precise, le Classi giocabili sono in tutto sei e si differenziano sfruttando stili di combattimento che variano profondamente: così, mentre il Maestro di Lame e il Guardiano vertono su un approccio corpo a corpo intenso, dove il contatto ravvicinato con i nemici e l'impiego di spade e armature è fondamentale per la sopravvivenza, il Tiratore Scelto e il Mistico si basano su un confronto a distanza, dando il massimo con l'utilizzo di armi e Abilità a lungo raggio ed effetto d'area; in ultimo troviamo l'Invocatore e l'Ingegnere, entrambi versati nell'utilizzo di “serventi” (siano essi demoni evocati o unità meccaniche costruite alla bisogna) che vengono mandati all'attacco relegando il personaggio a un ruolo di supporto dalle retrovie.
Da notare poi che le Abilità di ogni classe sono uniche e decisamente bilanciate, dettaglio non di poco conto in un contesto dove la crescita del personaggio ricopre un ruolo di primo piano.

EL DIABLO
Avete giocato a Diablo? Se la risposta è si, allora certamente sapete che il genere Hack'n'Slash porta questo nome non a caso: l'impostazione del gameplay di Hellgate verte tutta sugli scontri con i mostri, che ci forniscono oggetti, Palladio (la forma monetaria utilizzata dal gioco) e l'indispensabile esperienza.
Non a caso lo sviluppo è stato affidato a un team che precedentemente aveva supervisionato proprio la creazione del famosissimo titolo della Blizzard (anno 1997) citato sopra.

Riflettendo i passi del suo rinomato predecessore, il prodotto della Flagship Studios ci pone davanti a un bivio forzato: accettare le missioni secondarie, oppure rifiutarle e perdere oggetti, danari e livelli come premio eventuale.
Ogni Stazione (basi temporanee dei Templari) dove gli umani superstiti si sono radunati, ospita svariati PNG dai quali potremo accettare quest principali e opzionali, il fallimento non è contemplato: nel caso di mancato completamento, l'obbiettivo rimarrà comunque disponibile per tutta la partita o fino a quando non decideremo di rimuoverlo dalla lista.
Questo tipo di gameplay, diretto e ripetitivo, da un lato permette di concentrarsi sullo sviluppo del personaggio, incrementandone i tratti e l'equipaggiamento in modo fluido, mentre dall'altro pone pesantissime limitazioni alla longevità per chi vorrebbe una storia più approfondita sommata ad una varietà di missioni e situazioni sempre differenti.
Un pregio o un difetto dunque, a seconda dello stile di gioco che maggiormente ci attira.

NIENTE RPG, SORRY...
Suddiviso per capitoli, Hellgate snocciola un canovaccio trito e ritrito: l'eterno scontro tra buoni e cattivi, umani e demoni impegnati a polverizzarsi vicendevolmente mentre il nostro personaggio si trova coinvolto al centro della faida millenaria.
Molti hanno definito questo gioco un Action-RPG: nella sostanza la componente RPG è però totalmente assente, nessuna delle scelte che faremo in gioco o durante i dialoghi cambierà di una virgola la trama principale o andrà ad influenzare i dialoghi, che non contemplano accenni alla componente “umana” dei PNG, ad eccezione di un breve riassunto selezionabile cliccando nel menù pre-dialogo.

SOTTOGIOCHI
Durante le nostre scorribande in luoghi devastati dal conflitto, avremo l'opportunità di partecipare a diversi sottogiochi.
Primo tra tutti quello che ci ricompenserà con oggetti speciali una volta raggiunto il numero prefissato di mostri uccisi, danni inflitti, oggetti recuperati e via di questo passo; per sapere cosa esattamente dobbiamo "collezionare" sarà sufficiente controllare i tre simboli in basso a destra dell'interfaccia, che mostrano icone a forma di fauci quando dobbiamo uccidere un certo numero di bestie, a forma di fiamma quando ci è richiesto di infliggere o ricevere danni da fuoco, ecc...

La seconda branca di sottogiochi, più breve e disponibile solo in alcuni scenari, ci vede alla guida di un piccolo gruppo di soldati.
il nostro scopo, alla testa di questi combattenti, è il raggiungimento di un punto della mappa o l'uccisione di un boss.
Il terzo e ultimo sottogioco consiste nel colpire un gigantesco alieno volante, l'Exospector (li vedremo fluttuare costantemente sopra gli scenari, ma saranno normalmente irraggiungibili) sfruttando un cannone anti-aereo.

FPS
Un aspetto che ci ha positivamente colpito è la scelta di inserire due tipi di visuale, quella in terza persona, grazie alla quale saremo in grado di ammirare l'aspetto estetico del nostro personaggio, oltre ad avere un raggio visivo “panoramico” sulla situazione e quella in prima persona, ottima per un immersione totale nell'ambiente di gioco e una visuale dettagliata di mostri e scenari.

La visuale è un tratto caratteristico di Hellgate, poiché il suo utilizzo varia in funzione del tipo (Classe) di personaggio scelto: impiegare armi corpo a corpo o far uso di “serventi” (demoni, droni...) necessita di un approccio ad ampia visuale, mentre utilizzare armi da fuoco o Abilità, specie nel caso si voglia avere una certa precisione (appostamenti da cecchino con fucili o per il lancio di incantesimi ad area) richiede una visuale soggettiva nitida.
In definitiva, giocare in “modalità FPS” aggiunge un tocco carismatico e funzionale al titolo, che senza dubbio sa farsi apprezzare per questa sua dote inaspettata.

MIGLIORIAMO!
Combattere contro sciami di creature tenebrose è un compito arduo anche per un eroe del Bene.
Gli sviluppatori hanno quindi deciso di mettere a disposizione un ampio parco di oggetti atti a difendere, ma soprattutto a offendere: si va dalle comunissime armature in ferro per approdare, con il passaggio dei livelli e il proseguo della trama, a spade Leggendarie o scudi Unici.
Ogni singola arma in gioco è modificabile in tre modi:
-inserendo delle “Mod” quali caricatori, sigilli, piastre, ecc... in appositi slot.
-utilizzando un apposito terminale, che in cambio di Palladium darà all'arma una nuova proprietà, come Comune, Rara o Leggendaria.
-sfruttando i componenti di scarto smontati da altri oggetti: ebbene si, è possibile smontare il repertorio raccolto durante il nostro girovagare, così da mantenere sgombro l'inventario e ottenere preziosi elementi utili per eventuali upgrades di armi e armature.

Una meccanica di gioco “hardcore” e complessa, focalizzata sulla crescita non solo del personaggio, ma anche su quella di oggetti che, in certi casi e se ben gestiti, “cresceranno” di pari passo con il nostro alter-ego, accompagnandoci per tutto l'arco della partita.

CRESCITA INFINITA?
Completando in single-player tutte le missioni di gioco, scaleremo circa 30-32 livelli sui 50 disponibili in totale e avremo accesso, per la “seconda tornata” alla difficoltà Nightmare, non selezionabile da principio.
La nostra crescita quindi si fermerà sotto tutti gli aspetti raggiunto il livello 50, visto che anche l'incremento di armi e armature diventa impossibile se non si possiedono i px necessari oppure se si sono effettuati più di 3-4 upgrade aggiungendo proprietà Leggendarie.
Questo tratto di Hellgate ci “obbligherà” a selezionare un nuovo personaggio, dandoci la spinta per visionare il prodotto sotto tutti i punti di vista, tuttavia i giocatori meno persistenti difficilmente si sobbarcheranno l'esperienza (ripetitiva) di completare il titolo una terza volta, pur con un eroe differente e differenti abilità da esplorare.

MORTE E RITORNO
Morire nel senso letterale del termine non è possibile: ogni volta che il nostro eroe cadrà sotto gli spietati colpi delle creature infernali verrà a crearsi una tomba (con tanto di nome) nel punto esatto ove è avvenuto il trapasso.
Il gioco a questo punto ci fornirà tre opzioni distinte; ricominciare dall'ultima stazione visitata con tutte le armi, il palladio e l'equipaggiamento precedentemente posseduto, ricominciare come fantasma all'inizio del livello dove siamo morti (in questo caso dovremo raggiungere la tomba per riappropriarci degli oggetti) e infine risorgere al massimo dei punti vita per un costo variabile di palladio, in base al livello del personaggio.
Una scappatoia che forse è adatta in un contesto multiplayer, ma che in singolo alla lunga influisce negativamente, visto che la tendenza è quella di ripetere il livello da capo, qualche che sia stata la nostra condotta in gioco, garantendoci una specie di “respawn” eterno.

AUDIO
Invece di inserire musiche ripetitive per ogni livello, gli ideatori hanno optato per un sistema di “attivazione” della colonna sonora solo in momenti predefiniti, come lo scontro con i boss, o il raggiungimento di condizioni vitali critiche.
L'opzione di riverbero aggiunge un tocco fantasy-tenebroso specie in locazioni chiuse, dove le urla dei mostri e i colpi d'arma risuonano in modo inquietante negli stretti tunnel che ci vedremo costretti a visitare.
Colpo di genio infine per un particolare livello, dove l'oscurità regna sovrana: equipaggiati di un elmo che proietta un ristretto cono di luce, dovremo affidarci ai rumori generati dai demoni striscianti, acquattati nell'ombra e pronti a farci la pelle, per localizzarne la posizione prima che ci piombino addosso.
Da brividi se giocato di notte, con cuffie stereo e luci spente... unico difetto: è un approccio non ripetuto, visiteremo questo livello solo una o due volte in tutta la campagna.
Un peccato considerando i molti scenari evocativi potenzialmente disponibili.

SE SON ROSE...APPASSIRANNO
A Hellgate si possono contestare diverse pecche, partendo ad esempio dalla gestione di un sistema delle patch sempre in ritardo rispetto all'effettiva necessità.
L'attuale versione 1.2 per il single-player migliora dozzine di microfalle, tra cui il fastidiosissimo blocco nella salita di livello, la scomparsa di oggetti dall'inventario e il problema di clipping dei nemici, che “affondano” nel terreno o si incuneano tra le pareti degli edifici.
Ad ogni modo, la lista dei problemi corretti è tale da rendere indispensabile l'upgrade anche solo per una partita di prova, onde evitare spiacevoli “drawback” da parte del gioco.

Pur con tutti gli aggiornamenti del caso, Hellgate resta problematico da giocare: personalmente ho sperimentato un insidioso crash del gioco, che una volta riavviato non dava più accesso al personaggio faticosamente innalzato di livello; motivo? il gioco salva durante il passaggio tra i livelli e l'arrivo ai rifugi, oppure durante l'uscita.
Se qualcosa va storto, i file del nostro alter-ego si corrompono inesorabilmente, condannandoci a ripetere intere sessioni di gioco.
La scelta di non inserire l'opzione di salvataggio a piacere ha il pregio di allungare (di poco...) la longevità del prodotto, a scapito però di problemi tecnici e una buona dose di frustrazione.
Siete avvisati.

Parliamo adesso del gioco online: a dispetto di un buon successo iniziale nelle vendite, la Flagship Studios ha chiuso i battenti nell'agosto 2008, lasciando letteralmente a terra tutti coloro che avevano acquistato un abbonamento “a vita” per giocare online e rinunciando alla proprietà intellettuale su Hellgate: London.
I server, pur se attualmente operativi, secondo un comunicato ufficiale verranno mantenuti da NAMCO BANDAI solo fino al 31 gennaio 2009, data ultima oltre la quale migliaia di giocatori sperano in una presa di posizione più ferma da parte della software house, propensa invece alla cessazione del servizio.
Un duro colpo per l'immagine del gioco, già travagliata dalle molte falle e ritardi di cui abbiamo parlato poco sopra.
Avendo giocato a Hellgate: London subito dopo la primissima uscita, il mio giudizio sul prodotto si era cristallizzato su un fronte completamente negativo: il numero incalcolabile (letteralmente) di bug che ammorbava questo gioco lo rendeva al tempo stesso frustrante e ingiocabile, tanto da inficiarne il completamento; PNG invisibili o non cliccabili che non permettevano di portare a termine quest principali, oggetti rari o unici che scomparivano dall'inventario, Abilità “bloccate” non innalzabili ulteriormente e personaggio non salvato automaticamente all'uscita del gioco con conseguente perdita di tutte le partite precedenti...(solo per citarne alcune) mi fecero propendere per una bocciatura incondizionata, relegando Hellgate sotto la soglia della sufficienza.

A oggi, con l'uscita delle patch, il gioco si presenta sotto tutt'altra luce: buona meccanica di gameplay, longevo e graficamente appagante. Un prodotto maturo, degno di esser giocato e capace di tenere alto l'interesse specialmente nei giocatori che amano il genere Hack'n'Slash e agognano una crescita del personaggio bilanciata ma continua, fino alla vetta.

Promosso e consigliato per l'acquisto, ma con un anno di ritardo a suo carico e con la consapevolezza che il multiplayer è in potenziale chiusura a causa del fallimento della Flagship Studios.
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