Recensione Spectrum
Titolo del gioco:
Stifflip & Co.
Anno di uscita:
1987
Genere:
Adventure a controllo iconico
Sviluppatore:
Binary Vision (Paul Norris, Rupert Bowater, Richard Joseph)
Produttore:
Palace Software
Distributore:
Palace Software/Erbe Software S.A. (per la versione spagnola)
Multiplayer:
No
Localizzazione:
No
Sito web:
Requisiti minimi:
ZX Spectrum 48K o emulatore. Versione provata: 128K.
  • Schermata di caricamento
  • Comincia l'avventura
  • Miss Primbottom è decisamente una nemica dell'alcool!
  • Scegliamo con quale colpo attaccare o fuggire (la penna di pollo, dall'inglese "chicken out")
  • Ora dobbiamo colpire, prima che il nostro nemico arrivi a noi
  • RGB è quasi al massimo delle sue energie
  • Guai a tirare una corda senza prendere le dovute precauzioni! Miss Primbottom è stata appena travolta da un peso
  • Questa icona indica le possibili uscite e la nostra direzione
  • Miss Primbottom ci saluta al nostro ingresso nei panni del professor Braindeath
Redattore:  Alessandro 'Caporale Jonlan' Grussu                        Pubblicato il:  30/11/2011
Quattro curiosi personaggi si imbarcano in una rischiosa avventura. L'obiettivo? La salvezza delle palle da cricket di Sua Maestà Britannica!
Negli anni '20 del Novecento l'Impero Britannico era all'apogeo della sua potenza. L'Union Jack sventolava su ogni continente della Terra, simboleggiando non solo la potenza economica e militare di Sua Maestà, ma anche e soprattutto una way of life, un insieme di valori condivisi, dal "fardello dell'uomo bianco" (R. Kipling) al tè delle cinque.

Il titolo che stiamo passando sotto la lente d'ingrandimento si prende gioco proprio di quei valori che costituivano l'ethos della upper class britannica di quel tempo: imperturbabilità, understatement, correttezza formale, sobrietà più ostentata che reale... insomma, tutti gli stereotipi che siamo soliti associare ai lord e ai gentlemen d'oltremanica.

Curiosa adventure a controllo iconico strutturata come una sorta di fotoromanzo, con tanto di effetto "gira pagina" tra una scena e l'altra, Stifflip & Co. si presenta quindi ricco di humour tipicamente british, il quale però è - per sua stessa natura - purtroppo scarsamente intellegibile dai non-britannici e comunque a coloro che non hanno una profonda conoscenza della storia recente e della cultura d'Albione. Già il cognome del protagonista, il visconte Sebastian Stifflip, dà il tono al contesto farsesco in cui ci troviamo: keeping a stiff (upper) lip, letteralmente "tenere un labbro (superiore) fermo", significa restare compassati e impassibili persino nelle circostanze più sconvolgenti, il che, come è noto, è considerata unanimemente una virtù tipica del gentleman. I suoi tre compagni d'avventura non sono da meno in quanto a effetto caricaturale: abbiamo l'esploratrice Miss Palmyra Primbottom (letteralmente "sedere timido"), il professor Braindeath ("morte cerebrale") e il colonnello R. G. Bargie (per gli amici RGB a causa della sua "personalità colorita"), eroe di guerra che ha donato un occhio alla patria.

Ma quale sinistra minaccia incombe sul vastissimo regno di Giorgio V? Un malvagio scienziato, il Conte Chameleon, maestro dei travestimenti, ha ideato un apparecchio capace di emettere il Rubbertronic Ray, che in italiano suonerebbe come il "Raggio Gommatronico". Con questo strumento egli intende minare alle fondamenta l'Impero colpendolo nella sua istituzione più sacra - il cricket! Il raggio infatti devierebbe irrimediabilmente la traiettoria delle palle, gettando nel caos l'intera società inglese. Ed è proprio per impedire il realizzarsi di questo folle piano che i nostri eroi partono alla volta dello Stato sudamericano (immaginario) di Banarnia, dove si nasconderebbe il perfido Conte, in quanto l'intero raccolto locale di gomma naturale è improvvisamente sparito.

Il gioco è diviso in due parti, intitolate rispettivamente "Out for the count" (che in inglese può significare sia "alla ricerca del conte" che "dormire profondamente") ed "Epilogue"; alla fine della prima riceveremo un codice costituito dalla sequenza di note di una melodia da suonare su un organo sito nella prima locazione della seconda parte. In tal modo avremo accesso al resto dell'avventura.

L'area di gioco è divisa in tre parti. Sulla sinistra abbiamo le icone dei comandi di base - dall'alto verso il basso: CHINWAG (chiacchierare) per parlare, a fumetti, con altri personaggi; FISTICUFFS (scazzottata) per assalire i nemici; BEETLE OFF (sloggiare) per muoversi; DO ONE'S STUFF (fare il proprio), per compiere una qualche azione, abbandonare il gioco o salvare/caricare la partita in RAM; STATE OF PLAY (il qui e ora) per conoscere quanta energia ha il personaggio che di volta in volta comandiamo e quanto siamo avanzati nella risoluzione del gioco; CHANGE BATTER (cambio battitore, come nel cricket) per controllare un altro personaggio. Altre icone compariranno quando dovremo spostarci da una locazione all'altra.

Al centro abbiamo l'azione vera e propria, che occupa la maggior parte dello schermo, a sua volta divisa in una parte inferiore, quella in cui stiamo agendo al momento, e una superiore, la cui funzione è ricordare dove ci trovavamo prima. Se entriamo in una locazione dove si trovano altri della nostra squadra, essi ci saluteranno con un "Hello". Infine sulla destra abbiamo le icone degli altri tre membri da noi non controllati. A volte i loro ritratti cambieranno per riflettere una situazione particolare; ad esempio, se cadiamo in una trappola e veniamo catturati, il controllo passerà a un altro personaggio, mentre quello precedente sarà raffigurato dietro due sbarre. I personaggi non hanno tra loro solo differenze cosmetiche, in quanto ciascuno di essi è capace di usare e/o manipolare determinati oggetti, mentre gli altri no. Per esempio, Braindeath si occupa di tutto ciò che è meccanico o comunque tecnologico.

Se saremo costretti a ricorrere alla "nobile arte" della boxe per cavarci d'impaccio compariranno altre finestre sullo schermo. In tal caso dovremo scegliere un colpo tra destro, sinistro, sotto la cintura (ma solo come "ultima spiaggia", in quanto è ben poco onorevole!), o fuggire. Man mano che accumuliamo forza, dobbiamo però stare attenti a non farci colpire, mettendoci in posizione di difesa ogniqualvolta il pugno a molla sulla destra dello schermo - cioè quello del nostro nemico - sta per arrivarci addosso. In basso a sinistra un bersaglio ruota vorticosamente; premendo "fuoco" dovremo cercare di colpirlo il più possibile vicino al centro per fornire efficacia al nostro pugno.

Tutto questo è realizzato tecnicamente in modo egregio; la grafica, in un dettagliato bianco e nero con sapienti tocchi di colore nelle icone, ha un netto sapore fumettistico, mentre l'audio comprende una simpatica melodia a tempo di polka nella schermata di avvio e delle opzioni, un arrangiamento di "Rule Britannia" udito nella schermata STATE OF PLAY e degli appropriati effetti sonori nel resto dell'azione.

Se però si deve muovere una critica a questa adventure originale e un po' demenziale, è che, per essere un titolo basato sulla risoluzione di enigmi, non solo non è dei più semplici, anzi è addirittura ostico anche per i giocatori più esperti. Non di rado, infatti, sembrerà di procedere più per tentativi ed errori che per logica, e questo, se da un lato potrà aumentare la longevità per coloro che saranno disposti a procedere, porterà i meno pazienti alla frustrazione e quindi all'abbandono. E questo è un po' un peccato.
Stifflip & Co., una bonaria e ben realizzata presa in giro dell'Inghilterra di una volta, è un titolo che fa dell'originalità e dello humour (non facile da comprendere per gli anglofoni meno abili) i suoi punti forti. Tuttavia, il livello di difficoltà piuttosto elevato, dovuto anche alla scarsa immediatezza dei puzzle che lo compongono, potrebbe tenere lontani i giocatori occasionali e quelli meno esperti di questo genere di intrattenimento videoludico. I più "avventurosi", invece, avranno pane per i loro denti e si tufferanno volentieri in questa pazza missione!
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