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Titolo del gioco:
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Into the Eagle's Nest
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Anno di uscita:
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1986
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Genere:
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Spara-e-fuggi/Labirinto
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Sviluppatore:
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Kevin Parker, Robin Chapman
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Produttore:
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Pandora
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Distributore:
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Pandora (edizione originale); Players (riedizione economica 1988)
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Multiplayer:
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No
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Localizzazione:
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No
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Sito web:
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Requisiti minimi:
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48K (versione provata: 128K) o emulatore
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| Altri formati: | |
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Redattore: Alessandro 'Caporale Jonlan' Grussu Pubblicato il: 26/11/2010 | | | Cosa fareste se vi trovaste da soli in una fortezza piena di nazisti, disseminata di cariche di esplosivo e con tre vostri compagni da recuperare? | | 1944. L'avanzata degli Alleati, dopo lo sbarco in Normandia, procede faticosamente attraverso il nord della Francia. In uno dei settori principali si trovano ben sei divisioni tedesche, il cui quartier generale si è installato in una fortezza di otto piani - sei elevazioni, un piano terra e un sotterraneo. Il nome in codice di questo luogo è Eagle's Nest (Il nido dell'aquila). Una pattuglia avanzata americana composta da tre guastatori è stata inviata a distruggerlo, ma i tre sono stati catturati vivi prima che potessero terminare il loro compito. Ora sono tenuti prigionieri sotto tortura per far loro confessare l'ubicazione delle forze dalle quali provengono. Si rende quindi indispensabile salvarli prima che la loro resistenza venga spezzata e, successivamente, portare a termine la missione facendo saltare le cariche da loro già piazzate in ognuno dei piani dell'edificio.
 È a questo punto che entriamo in gioco, nelle vesti di un membro delle forze speciali americane paracadutato nottetempo nei pressi di Eagle's Nest. Non vi è che un ingresso, quello principale, per cui fin dall'inizio dovremo fare i conti con le truppe nemiche acquartierate all'interno della fortezza e decise a non farci uscire vivi. A nostra difesa, una mitraglietta e 99 proiettili.
Into the Eagle's Nest è, come appare chiaro da subito, un "clone" del celebre Gauntlet, la cui conversione per Spectrum e altre macchine a 8 bit esce sempre nello stesso 1986, frutto di una collaborazione tra US Gold e Gremlin Graphics. Il successo di questa riuscitissima versione dà la stura a tutta una serie di titoli che mantengono la struttura di base inaugurata da Gauntlet - vista dall'alto labirintica con ingressi e uscite, pattugliamento di nemici, armi e/o munizioni disseminate lungo il percorso, cibo e/o medicine per curare i danni ricevuti, tesori da raccogliere per aumentare il punteggio, e così via. Tra di essi, proprio il gioco oggetto di questa recensione ottiene a sua volta un largo consenso sulla stampa specializzata e tra i videogiocatori. Scopriamo perché!
 Per prima cosa colpisce la vastità stessa del titolo, in termini sia di area di gioco, sia di obiettivi. Suddiviso in missioni, nel corso delle quali dovremo salvare ciascun prigioniero, e poi innescare le cariche onde distruggere la fortezza, Into the Eagle's Nest si snoda, come abbiamo già visto, attraverso ben otto ampi e convoluti piani collegati tra loro da scalinate. Essi sono riempiti non solo da nemici - i quali non ci sparano, ma ci sottraggono punti di salute ogniqualvolta entrano a contatto con noi - ma anche da casse di esplosivo. Un proiettile sparato a caso può andare a colpire una di esse, facendoci saltare in aria prima che possiamo completare la nostra missione. Per cui, occhio a dove si mira, o sarà Game Over all'istante. Inoltre possiamo scegliere tra due livelli di difficoltà: in quello facile, un colpo basta per sbarazzarsi dei nazi, in quello difficile ne saranno invece necessari due. In entrambi i casi, il nemico obliterato si dissolve in un nugolo di stelline colorate.
Parlando di colore, non si può non notare come lo stile grafico del gioco abbia aggirato le tradizionali limitazioni del display dello Spectrum. La gamma cromatica è utilizzata sapientemente, e pure gli sprite sono ben definiti. Salta all'occhio, per esempio, come sul piatto che ci dà 20 unità di energia siano ben distinguibili una coscia di pollo e alcune foglie di insalata! Da dettagli come questi si capisce che ci troviamo di fronte a un prodotto ben realizzato e curato nei particolari.
 Anche per quanto riguarda il comparto audio abbiamo una piacevole esperienza. La versione provata è quella 128K che vanta una simpatica musichetta nella schermata dei titoli e nel menù iniziale, nonché degli evocativi effetti sonori nel corso del gioco. La versione 48K ovviamente è più limitata da questo punto di vista, ma non sfigura del tutto: una sirena di allarme e alcuni effettini svolgono dignitosamente il loro dovere.
L'aspetto strategico del gioco consiste nello svolgere le missioni non a casaccio ma seguendo un ordine preciso. Le munizioni sono limitate e, nonostante se ne possano trovare delle altre in giro per le stanze della fortezza, è bene evitare di sparare all'impazzata, anche per non incorrere in spiacevoli conseguenze come quelle che abbiamo visto prima. Oltre a ciò, alcune porte possono essere aperte con un proiettile, ma altre richiedono delle apposite chiavi. Vi saranno quindi occasioni in cui ci capiterà di sprecare chiavi aprendo porte che danno accesso a vicoli ciechi. In tal caso dovremo tornare indietro al piano precedente, e poi di nuovo là dove ci trovavamo prima, per "resettare" la situazione. Tutto questo naturalmente rischiando sempre di restare vittime dei nostri nemici, i quali non saranno né vari né intelligenti - e questo è il limite principale del gioco - ma sopperiscono a ciò con il loro numero. Va da sé che la tensione generata dal continuo assalto di nazisti ci costringerà a stare con gli occhi bene aperti.
Occorre anche tenere presente che, quando si tratterà di distruggere la fortezza, una volta innescata la carica di ogni piano dovremo allontarci definitivamente da esso, altrimenti verremo investiti dall'esplosione. Sarà quindi buona norma cominciare dal sesto, per poi procedere via via verso il basso, lasciando per ultimi il sotterraneo e il piano terra. Ciò significa che prima di cominciare a cercare le cariche dovremo attraversare Eagle's Nest fino in cima; solamente da allora la missione potrà avere davvero inizio.
Critiche? Una sola. Come accennato prima, la debolezza del gioco risiede nella scarsa varietà dell'azione. I nemici sono tutti uguali e ci ostacolano per via della loro quantità, piuttosto che della loro qualità. Una volta memorizzata la disposizione delle camere e dei corridoi di ciascun piano il nostro compito sarà decisamente facilitato. Prima di allora, però, passerà del tempo. |
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