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Vanillaware rimette mano al titolo originale su PlayStation 2 riproponendo in chiave moderna uno dei giochi meno conosciuti, ma tra i piu' attesi di quest'estate!
Quando giochiamo ai titoli di Vanillaware assaporiamo quel gameplay che mischia abilmente il combattimento ed il gioco di ruolo, racchiusi in una grafica esclusivamente bidimensionale, la quale trasuda passione e grande senso artistico in ogni sua parte.
Sarà un caso, ma in questo periodo oltre ad aver testato il gioco che avete di fronte, su PS Vita mi sto dilettando con Dragon's Crown uno dei titoli più apprezzati dello sviluppatore giapponese sulla console portatile Sony (al centro dell'attenzione per la sua misteriosa sparizione dal PlayStation Store e tutt'ora ancor mancante, a causa della scadenza dei diritti della versione Europea che ha costretto NIS America a togliere il gioco dalla piattaforma digitale Sony -NdR). Avendoli giocati entrambi si riesce a percepire come le meccaniche di gioco, anche se differenti, hanno più di un punto in comune.
L'opera di riadattamento dell'originale Odin Sphere, uscito su PlayStation 2 in Giappone nel 2007 e un anno dopo in Europa, è stata davvero molto accurata e sfaccettata integrando sia un miglioramento grafico che diverse modifiche al gameplay con importanti cambiamenti alle meccaniche di gioco, tanto da far sembrare l'originale quasi un gioco diverso.
Odin Sphere Leifthrasir è il nuovo lavoro dello sviluppatore giapponese uscito il 24 giugno nel nostro continente sulle tre console Sony, ovvero su PS4, PS3 e PS Vita. Noi prenderemo in considerazione la versione per la console maggiore.
MITOLOGIA NORDICA
Non appena arrivati alla schermata principale ci troviamo alla prima e interessante opzione: potremo, infatti, giocare la versione originale con la grafica aggiornata sperimentando le meccaniche concepite inizialmente su PlayStation 2, così da capire le differenze tra le due “versioni”. Davvero un gran bel tocco di classe.
Ora veniamo ai fatti che ci portano a vivere questa particolare avventura all'interno della mitologia nordica, la quale vede il mondo di Erion in preda ad una guerra tra l'armata vichinga di Odino, il Signore de Demoni, è quello del Regno delle Fate comandata dalla regina Elfaria. Lo scopo è quello d'impadronirsi del Calderone che, una volta appresi i suoi segreti, darà la potenza di terminare la guerra e comandare su tutto il territorio conosciuto.
Vivremo le storie di cinque personaggi che andranno ad intrecciarsi l'una con l'altra attraverso scelte difficili da eseguire all'interno di una guerra imminente, dove i risvolti ed i propri scopi personali cambieranno le carte in tavola in maniera del tutto inaspettata. Potremo rivedere e rimanere aggiornati sulla storia di ogni personaggio all'interno della Soffitta, dove una graziosa bambina di nome Alice in compagnia del suo gatto leggerà le gesta di ogni personaggio dandoci il modo di rivedere ogni scena sbloccata o in sequenza come se fosse un film man mano che proseguiamo con l'avventura.
La storia di ogni personaggio sarà sequenziale, non ci sarà concesso di scegliere. Vivremo la storia di Gwendolyn, Cornelius, Mercedes, Oswald e Velvet suddivise tra prologo, atti ed epilogo per una durata media che ci porterà via 8-9 ore a personaggio. Da qui possiamo già comprendere come la longevità del gioco sia piuttosto elevata.
GIOCO DI RUOLO DA COMBATTIMENTO
Una volta scesi in campo e passati i primi tutorial con la valchiria Gwendolyn, apprenderemo tutte le meccaniche sia di combattimento che di gioco di ruolo come l'avanzamento di livello e sull'uso degli oggetti che cambieranno i parametri del nostro alter ego.
Lo scopo principale sarà quello di eliminare i nemici presenti all'interno di ogni mappa di cui si compone ogni atto. Gli attacchi che potremo sferrare saranno di due tipi: d'azione e magico i quali andranno a consumare rispettivamente l'energia ed il parametro PP. La prima si ricarica automaticamente, mentre la seconda avrà bisogno dei fozoni, altrimenti rischieremo di rimanere a secco potendo contare solo sulla prima tipologia di attacco. Realizzando attacchi consecutivi, essi genereranno le combo aumentando il contatore che può tranquillamente superare i cento e passa. Il trucco è quello di saper gestire il tempo tra le pause in modo da non far sparire il contatore, altrimenti ripartirà da zero. Alla fine di ogni stage verremo valutati in base ad una serie di parametri che daranno un voto al nostro operato; si parte dalla “E” fino ad arrivare alla “S” che rappresenta la valutazione massima. Apparirà uno scrigno, che andrà colpito per aprirlo, il quale elargirà monete e oggetti che potranno essere di vario tipo.
Ci saranno delle aree di riposo dove poter rifiatare e magari fare qualche compera per migliorare l'equipaggiamento e di mettersi a tavola al ristorante itinerante dove potremo sbizzarrirci tra diversi piatti succulenti grazie alle ricette trovate lungo la strada.
Abbiamo detto questo non a caso: mangiare è il metodo più veloce e diretto per salire di livello. Uno dei modi per procurarsi il cibo è quello di piantare i semi, trovati o acquistati nei negozi, che dovremo nutrire e far crescere con i fozoni per poi finalmente mangiare i loro frutti (fuori di testa quello che, una volta fatto crescere, genera due pecore! -NdR). Mangiando otterremo due benefici; non solo aumenteremo l'esperienza ma anche i punti vita. Se durante i combattimenti vediamo che la vitalità scende fermatevi e mangiate, o bevete una pozione appositamente creata (lo vedremo dopo) per non rischiare di passare a miglior vita.
I fozoni sono l'elemento più importante del gioco, oltre a far crescere le piante e aumentare i PP, hanno l'indubbio utilizzo di potenziare sia gli attacchi d'azione che quelli magici. Ogni Prisma Fozonico ottenuto durante alcune specifiche battaglie (in genere quelle più impegnative) rappresenta una nuova abilità ottenuta. Essa, per essere migliorata, richiede un numero specifico di fozoni che sarà più alto ogniqualvolta si vuole aumentare di livello la stessa abilità. Oltre alle quelle “attive”, ci saranno le abilità passive che potranno essere sbloccate utilizzando i punti ottenuti salendo di livello. Queste saranno di vario tipo che porteranno vari benefici in attacco, in difesa e su molte altre caratteristiche del personaggio. UN PO' DI SANO CRAFTING BUONGUSTAIO
Oltre a combattere e migliorare l'equipaggiamento, un'altra attività di non poco conto sarà quella di passare il giusto tempo a fare esperimenti mischiando vari elementi - ottenuti durante le battaglie, negli scrigni e nei negozi - atti a creare pozioni utili alla causa, le quali potranno essere di vario tipo: supporto, attacco elementale e non, di cura, migliorare l'assorbimento del cibo ed altri effetti che possono essere testati grazie alle pergamene che si otterranno man mano che si avanza nella storia con ogni personaggio. Sarà anche possibile creare miscugli “particolari” combinando pezzi di equipaggiamento e con le ossa di alcuni cibi.
Se ancora non si riesce ad essere di livello adeguato per affrontare una battaglia particolarmente ostica o il boss di fine atto, potremo accelerare il processo mangiando cibi succulenti nel ristorante itinerante avendo a disposizione gli ingredienti giusti, oppure in una zona specifica raggiungibile nella mappa del mondo dove potremo assaporare piatti pieni di energia che daranno un boost di esperienza e di vitalità non indifferente. La merce di scambio per poter mangiare queste preziose pietanze è quello di disporre di tre monete differenti recuperabili durante le peripezie nei vari stage all'interno delle mappe. Più monete si avranno e più cibi di qualità si potranno degustare.
UN 2D NEL CLASSICO STILE VANILLAWARE
Come abbiamo detto, Vanillaware è maestra a creare ambientazioni esclusivamente bidimensionali che accorpano sia azione, gioco di ruolo che narrazione. Odin Sphere Leifthrasir non fa eccezione e non troveremo un poligono neanche a pagarlo oro!
Odin Sphere Leifthrasir porta con se 48 trofei suddivisi in 40 di Bronzo, 3 d'Argento, 4 d'Oro e l'ambito Platino.
Per ottenerli tutti servirà terminare la storia con tutti i personaggi, ottenere tutte le abilità psilitiche con ogni personaggio, essere un maestro dell'alchimia, ottenere tutte le ricette per il ristorante itinerante di Maury ed altre azioni e richieste che lasciamo a voi il piacere di scoprire. Se avete letto le nostre news, saprete sicuramente che il gioco è disponibile anche su PlayStation 3 e PlayStation Vita. Sarà possibile condividere i salvataggi con le altre console Sony essendo il titolo Vanillaware cross-save, ma non cross-buy. Il gioco è attualmente aggiornato alla versione 1.01 e non abbiamo sperimentato nessun problema tecnico, crash o simili.
Giocando a difficoltà normale, l'esperienza di gioco è ben bilanciata ma lontano dall'avere una vera sfida. Basta un po' di dimestichezza per ottenere una valutazione S in quasi ogni combattimento, compresi anche quelli con i nemici più ostici. Se siete esperti del genere vi consigliamo di alzare la difficoltà o di giocare la versione originale ben più difficile.
Il mondo di gioco è caratterizzato da otto ambientazioni che faranno da scenario per le storie dei nostri cinque personaggi. La prima sensazione che abbiamo provato è stata quel non so chè di “strano”, visto l'abitudine ai poligoni al giorno d'oggi. Sembra di fare un salto nel passato esplorando scenari a 1080p (1920x1080 pixel progressivi) che si muovono fluidamente in parallasse a sessanta fotogrammi al secondo; ciò ha permesso agli sviluppatori di sbizzarrirsi rendendo unica ogni ambientazione non ripetendo nessun asset grafico. E' come se ci trovassimo all'interno di un titolo a 16-bit potenziato graficamente con le tecnologie moderne, ma senza snaturare l'impianto grafico dell'originale.
Durante la nostra prova non abbiamo mai sentito attivarsi la ventola della console, nonostante il caldo afoso che sta attanagliando il nostro paese.
Il gioco è solido in ogni sua parte, e se volete gustarvi una storia che si poggia sulla mitologia nordica con un gameplay che unisce azione, combattimento e gioco di ruolo vi perderete come pochi giochi in circolazione.
Ciò che fa abbassare la valutazione finale, facendolo scendere sotto la soglia dell'eccellenza, è che nonostante i personaggi diversi e le loro abilità differenti, le azioni da fare sono le stesse, così come gli oggetti per migliorare l'equipaggiamento che si alternano sempre allo stesso modo, dandoci una certa ripetitività di fondo. In aggiunta abbiamo notato un abbassamento del framerate quando l'azione si fa concitata con effetti grafici degli attacchi e molti personaggi sullo schermo. Nulla che affligga il gameplay, ma per un titolo che fa della sua forza nella sua bidimensionalità siamo rimasti in parte basiti vedere rallentamenti in un hardware che non dovrebbe nemmeno concepirli.
Chiudono il quadro la localizzazione nella nostra lingua realizzata molto bene che va a comprendere anche alcun effetti durante le sequenze iniziali e di momenti specifici come l'incontro con i boss. La parte audio si difende più che bene con musiche ben realizzate che avvolgono il giocatore all'interno delle ambientazioni e la possibilità di scegliere l'audio tra inglese e giapponese.
Per chi non ha potuto giocare alla versione originale ora può farlo con una riedizione realizzata in modo eccellente in ogni sua parte.
Modus Operandi: abbiamo potuto intraprendere questo lungo viaggio alla riscoperta di un classico PlayStation 2 rimasterizzato in alta definizione grazie ad un codice PSN fornitoci da NIS America.
Odin Sphere Leifthrasir è stato un atto di coraggio da parte di Vanillaware che ha voluto riadattare l'ottima versione PlayStation 2 cambiandone in parte la struttura di gioco per renderlo più fruibile ai giocatori meno smaliziati.
Il tocco di classe è stata l'aggiunta della versione originale giocabile con la grafica moderna. E' quasi come giocare a due giochi differenti.
L'esperienza risulta essere ottima in ogni situazione, tranne un certa ripetitività di fondo di base e in quella di miglioramento dell'equipaggiamento. Alcuni rallentamenti che si verificano nei momenti più concitati in un scenario esclusivamente bidimensionale l'abbiamo trovato alquanto originale, visto che il gioco non fa sfoggio di poligoni di alcun tipo e la console non attiva la ventola di raffreddamento neanche con il caldo afoso che sta attanagliando il nostro paese.
Per il resto non avete più scuse per non entrare nel mondo della mitologia nordica ricreato per l'occasione da Vanillaware!