Recensione X-Box One
Titolo del gioco:
Watch Dogs 2
Anno di uscita:
2016
Genere:
Azione - Avventura
Sviluppatore:
Ubisoft Montreal, Ubisoft Romania, Ubisoft Reflections, Ubisoft Paris, Ubisoft Toronto
Produttore:
Ubisoft
Distributore:
Ubisoft
Multiplayer:
Competitivo e Cooperativo
Localizzazione:
Completa (audio & video)
Sito web:
Requisiti minimi:
Console Xbox One - Abbonamento Xbox Live Gold per il gioco online - 31 GB di spazio libero su hard disk
  •  Con l'online di Watch Dogs 2 possiamo incontrare altri giocatori in qualsiasi momento
  •  Prendendo il controllo dei pannelli elettrici possiamo sbarazzarci dei nemici in tanti modi diversi
  •  Utilizzare il drone per la mappatura delle connessioni dei terminali è divertentissimo, e possiamo anche modificarle a piacimento..
  •  Il DeadSec al gran completo...che bella gente !!!
  •  In WD2 possiamo pilotare praticamente di tutto...anche un'imbarcazione
  •  Agire da dietro è spesso la mossa migliore, soprattutto evitando di farsi individuare
  •  Una bella veduta di Oakland...non viene voglia di farsi un selfie ?
  •  La cura nei dettagli grafici è maniacale, come si vede da questa foto
  •  Un altro avversario "umano" ci da la caccia...ma cosa vuole da noi ?
  •  Il soldato è ignaro di ciò che sta per succedere...il nostro drone è pronto a sganciare...
  •  Noi contro di loro...il gioco online offre tantissimo divertimento
  •  Prendere il controllo di un mezzo e farlo schiantare contro i nostri nemici...non è spettacolare ?
  •  Troppi poliziotti, bisogna distrarli in qualche modo
  •  Un'auto che piomba su una vetrina? Forse adesso potremo muoverci senza che ci vedano...
  •  La sede di Nudle...non ricorda qualcosa ?
Redattore:  Giuseppe 'Isg71' Iraci Sareri                        Pubblicato il:  02/12/2016
Al giorno d'oggi la tecnologia e' utile, quasi fondamentale, ma spesso pericolosa soprattutto quando utilizzata da gente senza scrupoli. Tocca a Marcus Holloway rimettere le cose a posto.
Tema fondamentale del secondo capitolo di Watch Dogs è proprio la tecnologia, così come la conosciamo oggi: un'enorme rete informatica alla quale tutti siamo connessi e che ci permette di poter accedere ad ogni strumento elettronico con una facilità disarmante: la condivisione online della nostra vita, il tracciamento della nostra posizione, l'accesso a qualsiasi struttura bancaria o amministrativa da un semplice smartphone è quello che avviene quotidianamente nella vita di ognuno di noi. Va da se che il tutto si traduce in una riduzione del nostro livello di privacy, nella quasi impossibilità ad eclissarsi dal mondo circostante e in una tracciatura della nostra esistenza sfruttata regolarmente dai motori di ricerca e dai siti di e-commerce e di statistiche.
Uno scenario simile, controllato da persone molto cattive si trasforma in un bagaglio di informazioni sensibili da poter cedere al miglior offerente, al fine di condizionare ed influenzare la vita quotidiana delle persone.

È questo il nocciolo della trama del nuovo gioco Ubisoft con una compagnia, la Blume Corporation che approfitta del suo sistema, il ctOS 2.0 e del social network Invite per manipolare le informazioni in suo possesso con lo scopo di condizionare la popolazione, fino ad influenzarne le scelte e i comportamenti. Questo sistema, ha creato in passato diverse problematiche anche al protagonista del gioco, registrandogli reati non commessi e plasmando a piacimento la sua stessa fedina penale con l'unico obiettivo di poterlo controllare.

È TUTTA UN'ALTRA STORIA

Il nuovo gioco presenta tantissime differenze rispetto a quel Watch Dogs uscito più di due anni fa (potete leggere la nostra recensione al riguardo) e in grado di far parlare di sè per il nuovo concept di stealth misto all'hacking e inserito in un contesto open world. Adesso però la storia è completamente diversa, tanto dal punto di vista dei protagonisti e dell'ambientazione di gioco che per quanto concerne trama e gameplay.

La prima differenza riguarda sicuramente la scelta del protagonista: non gestiremo più un rancoroso Aiden Pearce bramoso di vendetta per l'uccisione della nipote e quindi solo contro tutto il sistema, ma un giovane scanzonato, Marcus Holloway che incarna di più lo stile dei ragazzi di oggi. La trama di vendetta quindi si trasforma in curiosità per il mondo circostante, in leggerezza nei comportamenti soprattutto se relazionati alle dirette conseguenze delle proprie azioni. Lo scopo di Marcus è di entrare nel DeadSec, l'organizzazione che mira a smascherare gli imbrogli della Blume e di recuperare informazioni da divulgare poi nel mondo per permettere alla gente di trarne le dovute conclusioni. La cerimonia di iniziazione di Marcus prevede che lo stesso si rechi presso la sede centrale dei server della ctOS e acceda al sistema cancellando il proprio profilo dai server della Blume. Questa missione iniziale in realtà rappresenta un vero e proprio tutorial di gioco e permette di prendere confidenza con i comandi e con il gameplay. Adesso, inoltre, non ci troviamo più a Chicago ma nella splendida San Francisco con una mappa di gioco parecchio più grande e suggestiva e con la possibilità di visitare luoghi limitrofi come la Silicon Valley, Oakland e molti altri.

AFFRONTIAMO IL MALE CON UN ALTRO TIPO DI MALE

La citazione presa in prestito dal film Chronicles of Riddick si adatta perfettamente alla trama di gioco di Watch Dogs 2. Venendo a mancare la "giustificazione" del desiderio di vendetta del protagonista, ci troviamo adesso con un gruppo di ragazzi che compiono azioni spesso non proprio lecite, basandosi sul fine che dovrebbe giustificare ogni mezzo. Di conseguenza il nostro protagonista (e i suoi amici del DeadSec), rubano soldi e veicoli a gente normale, compiono ogni tipo di attività illegale puntando solo al risultato finale della raccolta di informazioni utili. Questo tipo di atteggiamento trova giustificazione nel cast scelto dagli sviluppatori per questo gioco, trattandosi di ragazzi appartenenti all'universo nerd, in questo caso il più delle volte disinteressati alle conseguenze delle proprie azioni.

Le differenze però non si limitano al comparto narrativo, adesso molto più leggero, forse troppo, dal punto di vista della trama ma con una maggiore caratterizzazione dei protagonisti a dispetto di quanto visto nel primo episodio.
IL TEAM DEADSEC DI SAN FRANCISCO

A comporre la squadra di paladini della correttezza troviamo:
- SITARA: una giovane artista di strada, genio del marketing e della propaganda;
- WRENCH: uno strano tipo che indossa sempre una maschera con dei led che ne indicano lo stato d'animo;
- JOSH: il classico ragazzo timido ma genio dell'informatica;
- T-BONE: il mentore di tutta l'organizzazione, grazie alla sua esperienza.
- MARCUS HOLLOWAY: il protagonista del gioco, un giovane nullafacente che prende con leggerezza ogni aspetto della propria esistenza, dotato di una straordinaria agilità e di una spiccata conoscenza per l'informatica.

Tutti i personaggi sono comunque ben caratterizzati a differenza di quanto visto in Watch Dogs

Il sistema dei comandi è molto più agevole, con l'implementazione del tasto LB posteriore del controller che permette di individuare subito gli oggetti "hackerabili" sullo scenario e di poterli gestire grazie alla levetta analogica di destra che permette di scegliere l'azione voluta. Potremo usare tutto ciò che di elettronico è presente sullo schermo a nostro esclusivo vantaggio, trasformando dei semplici pannelli elettrici in trappole, esche oppure facendoli detonare per eliminare i nostri avversari.

La struttura delle missioni si presenta migliorata con una tale varietà di ambientazioni e ritmo da farle sembrare tutte diverse fra di loro anche se poi il fulcro principale che le riguarda è sempre lo stesso: penetra, attacca il server, esci. Il sapiente lavoro degli sviluppatori ha permesso di scongiurare il rischio di missioni simili tra di loro e ci troviamo davanti a tantissime cose da fare, tra missioni primarie e secondarie, che non danno mai al giocatore quel senso di "già visto" purtroppo presente in molti altri prodotti dello stesso genere. Molto belle inoltre le sequenze nelle quali dovremo risolvere dei veri e propri puzzle su schermo per poter andare avanti, soprattutto quelli in cui dovremo orientare dei nodi per poter garantire la connessione elettrica ad alcuni terminali. C'è una certa soddisfazione nel trovare la soluzione di certi enigmi oppure nello riuscire a penetrare in locali apparentemente inaccessibili. Lo stesso si può dire per la varietà enorme di mezzi controllabili, fino ad arrivare a oggetti piuttosto improbabili come gru e meccanismi di ogni genere.

Come vedremo più avanti non è tutto esente da difetti, ma la sensazione offerta al giocatore è quella di poter davvero controllare a piacimento ogni oggetto sullo scenario con un enorme ventaglio di possibilità per il raggiungimento dell'obiettivo.


È SEMPRE UNA SEQUENZA DI BIT

Il punto cardine di Watch Dogs 2 risiede tutto in una parola: hacking, inteso come la possibilità di prendere il controllo di ogni oggetto connesso a una rete. Quanto già visto nel primo episodio, risulta adesso maggiormente amplificato tanto da risultare centrale in ogni missione da portare a termine. Grazie al nostro Smartphone potremo controllare ogni oggetto presente su schermo, oltre a visualizzare statistiche di gioco, albero delle abilità, per non parlare della possibilità di potere installare app di ogni tipo. Una nota particolare per il Mediaplayer che ci permette di scegliere la colonna sonora da ascoltare durante il gioco e la ScoutX la quale mostra l'accrescere del numero dei nostri follower semplicemente scattando e condividendo dei nostri "selfie" in alcuni angoli suggestivi della città. Il nostro telefono permette inoltre di partecipare alle missioni online alle quali si può accedere anche vagando in giro per la città e incontrando altri giocatori.

Questo sistema già visto nel primo episodio ma anche in altri giochi (Destiny tanto per citarne uno) ci mette sempre in condizione di poter scegliere se interagire con un altro personaggio (magari provando ad hackerarlo) oppure ignorarlo e procedere per la nostra strada. Le missioni in multiplayer sono naturalmente di tipo competitivo oppure cooperativo: anche qui è presente l'opzione "cacciatore di taglie" dove un giocatore deve nascondersi mentre gli altri cercheranno di scovarlo.

Le abilità di hacking in Watch Dogs 2 godono anche di un paio di innovazioni individuabili in due oggetti davvero utili: lo jumper che è un piccolo veicolo dotato di ruote e di una molla che gli permette di saltare, da mandare in avanscoperta nella situazioni difficili oppure per raggiungere punti remoti nello scenario e il drone che, invece, alzandosi in volo ci permette di godere di una visuale panoramica dell'ambiente circostante e rappresenta quindi un valido aiuto nelle missioni stesse. Entrambi sono facilmente individuabili ed annientabili ma, una volta sbloccati, si riveleranno quasi imprescindibili per poter proseguire nel gioco. Il quadricottero infatti permette di poter eseguire degli hacking al volo su alcuni dispositivi e quindi di poter eliminare alcuni nemici che si trovano più avanti senza farci correre il minimo rischio.

La centralità dell'hacking nel gioco, mista ad una componente squisitamente stealth lascia tuttavia poco spazio ad ogni altro tipo di azione. Anche quelle volte in cui si hanno la possibilità e le armi per poter caricare a testa bassa, ci si rende subito conto che questa tecnica non paga e di conseguenza l'approccio ragionato alle missioni non è semplicemente consigliato ma obbligatorio. Questa scelta di programmazione può far storcere il naso agli amanti dei giochi action che in Watch Dogs 2 non vi troveranno i requisiti tipici di un TPS (Third Person Shooter, cioè sparatutto in terza persona...NdR).

TUTTO TROPPO FACILE...O NO ?

Una volta apprese le tecniche di hacking e aver acquisito una certa padronanza dei comandi di gioco, ci si rende conto che le abilità di Marcus, soprattutto una volta incrementato l'albero delle stesse, aiutano parecchio, forse anche troppo. La possibilità di poter controllare tutti gli elementi presenti sullo scenario e di utilizzarli a proprio vantaggio infatti agevola in tutte le situazioni di gioco e lo stesso si può dire per il furto e il controllo dei veicoli che, a livelli avanzati, avviene quasi con disinvoltura e senza patemi di ogni tipo. L'uso dei droni e del jumper poi permette di spianare la strada da percorrere eliminando i nemici con disinvoltura. Tale eventualità, per fortuna, è stata controbilanciata tarando il livello di gioco su livelli piuttosto altini: capiterà spesso infatti di dover ripetere le missioni più volte prima di portarle a termine, complice un'intelligenza artificiale ben calibrata che vede gli avversari muoversi bene su schermo per individuare Marcus e fargli la pelle. I combattimenti corpo a corpo sono semplici da affrontare grazie allo strano attrezzo del nostro alter ego formato da una corda e una palla (simile a uno yo-yo per la verità) sia in modalità stealth che a viso aperto anche se la lunghezza della sequenza di animazione rende temporaneamente vulnerabili agli attacchi nemici.

Una nota dolente invece riguarda il parco delle armi, davvero molto limitato, da questo punto di vista si sarebbe potuto fare di più.

Nel corso delle missioni si utilizza molto la visuale tattica che aiuta a scoprire i percorsi delle connessioni dei terminali, e permette di sfruttare ogni possibile dispositivo per liberare la strada oltre a far individuare con facilità gli oggetti hackerabili presenti su schermo, per non parlare dell' ormai fida fotocamera che, una volta utilizzata sui nemici li localizza nella piccola mappa presente su schermo.

La longevità è comunque molto alta grazie alle tante missioni primarie e secondarie, alle missioni online e alla solita sfilza di oggetti collezionabili disseminati per l'intera città. Non mancano neanche le tantissime citazioni, prevalentemente su giochi della stessa Ubisoft ma che comunque spaziano per l'intero universo cinematografico amato dal popolo nerd come i riferimenti a Supercar, Star Wars e tantissimi altri che lasciamo a voi il piacere di scoprire.

IL MONDO DI WATCH DOGS 2

Come dicevamo la mappa di gioco è molto grande e presenta la città di San Francisco in tutto il suo splendore, con giochi di luce ed effetti davvero belli da vedere sia di giorno che di notte, per non parlare degli effetti atmosferici ottimamente riprodotti. Peccato che la stessa sia poco popolata tanto da far incontrare quartieri semi-deserti oltre alla problematica della responsività dei personaggi su schermo. Salvo situazioni di allerta infatti la gente preferisce ignorarci quando corriamo e ci arrampichiamo per le vie della città, manifestando uno scarso interesse per l'ambiente circostante anche in situazioni davvero caotiche come un incidente a pochi passi da loro. Nei momenti concitati, comunque, non ci si fa caso più di tanto ma comunque in un open world che si rispetti un pizzico di interazione in più non avrebbe di certo guastato. In città sono comunque presenti tantissimi negozi per lo shopping dove entrare ad esempio per cambiare il proprio look oltre ad altri punti di interesse tutti da scoprire e visitare.

Il sistema di guida dei veicoli è sicuramente migliorato anche se ancora un po' carente nella gestione di frenate e collisioni, ma il tutto è prettamente arcade quindi non bisogna aspettarsi niente di simulativo.

Ben organizzato l'albero dei potenziamenti da acquisire in base al numero di follower che abbiamo raggiunto e che permette di migliorare in modo sensibile le nostre capacità di hacking e altre abilità. Come già detto però troppe volte le capacità informatiche di Marcus facilitano il compito da portare a termine, soprattutto una volta raggiunto un certo livello di esperienza.

Tecnicamente, nella versione da noi testata sulla console Microsoft, il gioco si è comportato abbastanza bene. Ottimo dal punto di vista grafico, con piccolissime sbavature comunque trascurabili e con un frame-rate abbastanza stabile salvo piccole eccezioni in scene con parecchi elementi in movimento su schermo.

Buona la colonna sonora, considerato che oltre ai brani subito disponibili se ne possono trovare altri in giro per la città così come Altrettanto pregevole è il doppiaggio italiano in grado di offrire il linguaggio tipico dei giovani protagonisti nel quale si riconosceranno parecchi teenagers dei giorni nostri.

E poi c'è il gameplay che oscilla dalla facilità offerta dall'esperienza nell'hacking alla difficoltà nel superare alcuni nemici davvero ostici e ben gestiti dall'intelligenza artificiale. A farne le spese è il comparto narrativo, con una storia che stenta a decollare e che offre pochissimi spunti di interesse a favore di una ottima caratterizzazione dei personaggi e a discapito di chi in un videogioco vuole trovare anche una bella storia tutta da vivere.

In conclusione Watch Dogs 2 si presenta così, con tutti i suoi pregi (molti) e difetti (pochi) ma comunque indirizzato a chi preferisce il gioco stealth più ragionato e non cerca la componente action come prevalente in un gioco.

Modus Operandi: siamo entrati nei panni di Marcus nella bella e tecnologica San Francisco grazie ad un copia mandataci da Ubisoft Italia.

Watch Dogs 2 ripete il successo del primo episodio e lo fa presentando un titolo completamente diverso dal punto di vista narrativo e del gameplay. La possibilità di poter risolvere le missioni come meglio si vuole è un punto di forza del titolo che, offrendo al giocatore tantissime tecniche per aggirare gli ostacoli, è in grado di regalare parecchie soddisfazioni a chi lo affronta con uno spirito stealth.

Graficamente superbo e abbastanza vario nelle missioni di gioco, offre una longevità abbastanza elevata per via dell'interazione con il gioco online e dei tantissimi collezionabili e luoghi tutti da esplorare presenti nella mappa di gioco. Se non cercate obbligatoriamente l'azione a testa bassa e potete passare sopra a una storia poco approfondita allora dovreste sicuramente farci un pensierino.
PRIMO IMPATTO
GRAFICA
SONORO
GIOCABILITA'
LONGEVITA'
GLOBALE