Recensione Nintendo DS
Titolo del gioco:
Chrono Trigger
Anno di uscita:
2009
Genere:
JRPG
Sviluppatore:
Square-Enix
Produttore:
Square-Enix
Distributore:
Halifax
Multiplayer:
Si - Wireless Play con più cartucce
Localizzazione:
No
Sito web:
www.chronotriggergame.com
Requisiti minimi:
Nintendo DS + copia del gioco (single player) / 2 Nintendo DS + 2 copie del gioco (muliplayer wireless play)
  •  Questa è la fiera in cui tutto ha inizio!
  • I nostri eroi sono circondati dal nemico ma venderanno cara la pelle!
  • Parlando con questa guardia è possibile scegliere a che tipo di battaglia iscrivere il mostro che abbiamo allenato
  •  Questo sଠche è un avversario tosto!
  •  Si notino sullo schermo inferiore la mappa dell'area e le icone che attivano i diversi menu
  •  Durante le battaglie il touchscreen consente di selezionare le azioni dei personaggi con un semplice tocco
  • Ecco a voi una bella galleria bonus con gli artwork dei vari personaggi
  • Questo menu mostra le tecniche speciali e le combo che i nostri personaggi possono eseguire
  •  Che emozione! Possiamo finalmente scegliere il mostro!
  •  Ecco uno scontro tra due mostri nell'Arena of Ages
Redattore:  Marco 'Pux' Ferrari                        Pubblicato il:  13/05/2009
Siete pronti a viaggiare nel tempo?
"Cosa succede se i migliori esponenti di una Scuola di Game Design al suo apice creativo ed espressivo confluiscono in un unico team? Nasce un’opera imperdibile! Un Lavoro che definisce i parametri del genere ed è attuale oggi, nel 1000, come ieri nel….Guarda che siamo nel 1995, che porcata il film di Street Fighter!…Dicevo: pure ora nel 2300…Hey! È il 2009, chissà quando esce Diablo 3!...Corre l’anno 600 e questo gioco è sempre…Ti sbagli! Siamo nel 1999 e a ‘sto giro Sega spacca!”...Signori: Chrono Trigger !!! (mi sa che la droga che gli ho passato l'altro giorno era avariata... NdFallingwater)

Momenti unici
In occasioni particolari può succedere che i migliori decidano di unirsi per dare vita a qualcosa d’importante, quasi unico, e come solo ai più grandi è concesso, che lo facciano come se fosse la cosa più semplice e naturale al mondo. Capita nello sport quando, ad esempio, un grande del pallone si ritira: scendono in campo i talenti del presente e del passato per tributargli il giusto saluto. Avviene nella musica, nel momento in cui i più grandi artisti condividono il palco per celebrare un’occasione particolare o sostenere cause umanitarie. E per quanto riguarda i videogiochi? Anche l’intrattenimento digitale può vantare momenti unici nati dall’unione di grandi autori, ognuno capace di convogliare la propria arte verso il fine comune del gameplay. Il videogioco ha Chrono Trigger.


In origine
Siamo nel 1995: il Super Nes è all’apice qualitativo del suo glorioso ciclo vitale. Giusto per rendere l’idea e fare un po’ di nomi, la release list dell’annata ‘94-‘95 include titoli come Final Fantasy VI, Super Mario World II: Yoshi’s Island e Front Mission. Hironobu Sakaguchi e Yuuji Horii, rispettivamente designer di Final Fantasy e di Dragon Quest, assemblano un vero e proprio dreamteam allo scopo di realizzare sul 16-bit di Nintendo il JRPG definitivo.
Molte delle figure coinvolte nel progetto sono autorità nei rispettivi campi: Akira Toriyama, autore di Dragonball e responsabile del character design di Dragon Quest; Masato Kato, sceneggiatore della bellissima serie anime Fushigi No Numi No Nadia, nota in Italia come Nadia e il Mistero della Pietra Azzurra; Nobuo Uematsu, compositore e autore delle musiche di Final Fantasy, affiancato da Yasunori Mitsuda, in seguito responsabile delle colonne sonore di Xenogears e Xenosaga. Si tratta dei nomi principali del GDR nipponico impegnati nel momento di massimo splendore del genere. Il lavoro che hanno svolto con Chrono Trigger è di livello assoluto e mostra la scena nella piena maturità espressiva e creativa, capace di osare partendo dalla consapevolezza delle proprie caratteristiche e di innovare senza mai snaturarsi.
S’inizia a giocare e, quasi senza rendersene conto, si è condotti attraverso una serie d’innovazioni inedite per il 1995 ma talmente ben integrate nel titolo e nei meccanismi del genere da far pensare che gli RPG giapponesi siano così da sempre. Si combatte con attacchi cooperativi in battaglie non casuali, e l’esplorazione della mappa di gioco non avviene lungo il medesimo continuum spaziale e temporale ma garantisce al giocatore una libertà maggiore, articolandosi verticalmente attraverso differenti ere e luoghi che risentono di quanto compiuto prima. La natura aperta del titolo si traduce quindi nella presenza di finali multipli. Entro breve Chrono Trigger si afferma come il paradigma del genere, il titolo cui rapportarsi per realizzare un JRPG di qualità. A testimonianza del suo alto valore, questo titolo passa indenne attraverso le ere videoludiche e si propone con inalterata efficacia nel 1999 su PlayStation e oggi su DS.


Inizia l’avventura
La storia prende le mosse a partire dall’anno 1000. I festeggiamenti per l’inizio del nuovo millennio hanno raggiunto il culmine, ed un giovane di nome Crono decide di visitare la fiera organizzata in città: Lucca, sua amica d’infanzia e genio della scienza, mostrerà una nuova invenzione e lui non può certo mancare. Lungo la strada per la fiera il protagonista incontra Marle, ragazza estroversa e principessa del regno che decide di unirsi a lui e visitare l’atteso evento. Il risultato del lavoro della giovane inventrice non è altro che una macchina per il teletrasporto capace, secondo la scienziata, di spostare i corpi per brevi distanze. Lucca chiede se tra il pubblico c’è qualcuno disposto ad offrirsi volontario per la dimostrazione: si fa avanti Marle, ma qualcosa va storto e la ragazza scompare in un portale temporale. Crono e Lucca si lanciano alla sua ricerca: da qui in poi prende il via un’epopea attraverso il tempo e lo spazio che porterà i nostri eroi a scoprire e combattere un’oscura trama per distruggere il mondo.
Il gioco si svolge attraverso diversi periodi temporali che includono il passato più remoto (65.000.000 b.c.) così come il futuro (2300 a.c.), passando, tra gli altri, attraverso l’età antica (12.000 b.c.) e il medioevo (600 a.c.). È presente anche un altro periodo temporale denominato The End Of Time che funge da hub di gioco e consente di raggiungere qualsiasi era. Oltre alle figure già citate entreranno a far parte del gruppo altri eroi: Frog, cavaliere medioevale tramutato in uomo-rana, e Robo, robot proveniente dal futuro, trovato dai nostri in pessimo stato e riparato da Lucca. Chiude il conto dei personaggi principali Ayla, donna-guerriero a capo di una tribù preistorica. È data anche la possibilità di utilizzare un settimo personaggio segreto: non vogliamo rovinare la sorpresa e quindi lasciamo che il lettore lo scopra da sé.


Il gameplay
La struttura di gioco è incentrata sui viaggi nel tempo e sulle conseguenze che gli eventi e le scelte effettuate in passato hanno nei riguardi delle ere successive. Si tratta di un gameplay aperto, sicuramente rivoluzionario per gli anni in cui è stato concepito, capace ancora oggi di catturare a lungo con i tredici finali diversi e le numerose sub-quest. Per spingere a vivere l’avventura nel modo più completo possibile e a scoprire tutte le declinazioni della trama è stata introdotta una particolare opzione, chiamata New Game +. Questa modalità è disponibile una volta concluso il gioco e consente di ricominciare la storia conservando il livello dei personaggi, l’equipaggiamento e le abilità in possesso al termine della precedente partita. Il gruppo controllato dall’utente si muove nel mondo di gioco attraverso una mappa che presenta la visuale d’insieme dell’universo da esplorare, su cui sono indicate le locazioni sensibili (esplorabili nel dettaglio semplicemente recandovisi con il proprio team e premendo il tasto A).
È proprio entrando in un dungeon, o in un’altra zona liberamente accessibile dalla mappa generale, che emerge un’altra importante differenza tra Chrono Trigger e il classico JRPG: l’assenza di combattimenti casuali. Differentemente dall’impostazione comune al genere, le battaglie si affrontano solamente dopo l’ingresso nelle località esplorabili e hanno inizio quando e solo se il giocatore si muove nei pressi degli avversari direttamente mostrati a schermo. Gli scontri con i nemici sono regolati da un sistema chiamato Active Time Battle (ATB). Ogni personaggio è associato ad una barra che funge da timer e stabilisce il momento in cui sarà in grado di compiere un’azione: più veloce è il riempimento dell’indicatore, più il combattente è rapido nell’attacco e pronto nella risposta agli avversari. Il tempo che la barra ATB impiega a riempirsi è definito dal parametro Speed proprio di ciascun membro del team. I combattimenti sostenuti consentono di aumentare il valore di questa caratteristica tramite l’acquisizione di punti esperienza ed il conseguente avanzamento di livello. Questo sistema vale naturalmente anche per tutti gli altri indicatori che caratterizzano il profilo del personaggio, tra i quali citiamo Attack e Strength, riferiti alla potenza degli attacchi fisici; Magic, in grado di regolare l’efficacia delle magie lanciate; Defense e Magic Defense, rispettivamente responsabili della resistenza ad attacchi eseguiti con un’arma o una tecnica magica. Per quanto riguarda quest’ultima capacità ogni eroe, ad esclusione di Ayla che sferra solo potenti attacchi fisici, possiede un proprio potere che fa riferimento ad uno specifico elemento: fuoco, acqua, luce ed oscurità. Tra le soluzioni disponibili al giocatore in caso di combattimento ricordiamo anche le tecniche speciali (Techs). Queste azioni offensive variano da personaggio a personaggio, e se ne possono apprendere di nuove e più potenti con il progredire dell’avventura. Ad esempio il protagonista Crono genera mulinelli e folate di vento utilizzando la sua sciabola, mentre l’inventrice Lucca sfrutta le bombe ed il napalm per i suoi attacchi potenziati.
È anche prevista l’esecuzione di combo che coinvolgono da due a tre membri della squadra: queste sono generate dalla combinazione di tecniche speciali e magie, e garantiscono la maggior efficacia possibile sia per quanto riguarda i danni inflitti al nemico che gli effetti sul team controllato dal giocatore. Ad esempio, se si uniscono l’abilità di Crono nel generare mulinelli con la sciabola e le proprietà di guarigione magica di Marle, si ottiene la combo Aura Whirl, una folata di vento in grado di ripristinare un quantitativo di punti vita a ogni eroe presente in battaglia. Il Triple Attack coinvolge invece Robo, Frog e Crono e consiste nell’esecuzione contemporanea delle tecniche speciali offensive proprie di questi personaggi e nella conseguente perdita di un notevole quantitativo di energia da parte del nemico.
Il sistema Active Time Battle e l’esecuzione di combo contribuiscono ad aumentare il livello strategico dei combattimenti. Il modo in cui i vari personaggi interagiscono tra loro in battaglia e il tipo di caratteristiche che li contraddistinguono influiscono sulla composizione della squadra che è formata, lo ricordiamo, da tre eroi scelti da un totale di sei. In determinati frangenti potrebbe essere utile costituire gruppi con un buon bilanciamento tra attacchi fisici, abilità magiche e capacità difensive; in altri casi si potrebbe preferire un team dall’alto valore offensivo, e così via. Iniziato lo scontro il giocatore ha la possibilità di controllare l’avanzamento della barra ATB dei vari personaggi e di valutare se attendere che tutti siano pronti all’azione, scatenando così una combo, oppure se agire subito e impartire comandi ai singoli eroi man mano che il loro contatore raggiunge lo zero.


2009: la seconda rinascita
La versione di Chrono Trigger realizzata per Nintendo DS conserva tutti i bonus introdotti con l’edizione per PlayStation del 1999, uno su tutti gli apprezzati filmati prodotti da Akira Toriyama con il suo Bird Studio, e vi affianca numerose novità. Innanzitutto bisogna segnalare l’aggiunta di un nuovo finale, il quattordicesimo, e di due nuovi dungeon. Questi innesti hanno lo scopo di rendere il gioco appettibile anche a chi ha già avuto modo di provarlo su SNES o Playstation.
Square-Enix ha inoltre impostato questo remake in funzione delle caratteristiche peculiari del DS. I due schermi della console, la possibilità d’impartire comandi tramite touchscreen e il sistema di comunicazione wireless influiscono sul modo in cui il titolo si presenta al giocatore. Procediamo per gradi. Lo schermo superiore ospita esclusivamente l’azione di gioco mentre i menu sono posizionati sul pannello inferiore e affiancano la mappa dell’area in cui ci si trova. La logica è la seguente: toccando le icone che circondano la mappa è possibile accedere alla gestione dell’inventario, sostituire i membri della squadra, visionare le tecniche apprese dai singoli eroi e così via. In caso di battaglia, il touchscreen mostra invece i comandi da impartire ai combattenti, attivabili con un semplice tocco. L’impostazione su due pannelli risulta molto più comoda di quella presente nel gioco originale, comunque attivabile dalle opzioni. Innanzitutto non obbliga a continui passaggi dalla schermata dell’azione a quella dedicata alla gestione del team, e garantisce così un’esperienza di gioco più fluida ed intuitiva; in secondo luogo l’impiego di entrambi gli schermi si adatta alle ridotte dimensioni degli stessi, ed evita lo scomodo affollamento di opzioni e comandi che si verifica durante le battaglie in modalità di visualizzazione classica. Tra le altre novità di questa edizione spicca la cosiddetta Arena of Ages: si tratta di un minigioco basato su scontri tra mostri e concepito allo scopo di sfruttare la connettività wireless del portatile Nintendo. Da un certo punto della storia in poi l’utente ha la possibilità di accedere ad un’arena speciale in cui allenare e far combattere tra loro dei mostri. È possibile scontrarsi sia con creature controllate dal computer che con esseri gestiti da altri giocatori. La battaglia contro un avversario umano avviene via wireless e richiede che entrambe le console siano dotate di una copia del gioco.


Realizzazione tecnica
Dal punto di vista della grafica e del sonoro Chrono Trigger è rimasto assolutamente identico alla prima edizione del 1995; nonostante ciò l’impatto che il comparto audio-video ha sul giocatore non è affatto negativo, e testimonia l’alta qualità del lavoro originariamente svolto. Gran parte del merito di tutto ciò va da un lato al notevole character design di Akira Toriyama, e dall’altro alla qualità delle composizioni realizzate da Nobuo Uematsu e Yasunori Mitsuda. Tenendo conto delle limitazioni hardware del tempo i personaggi sono ottimamente caratterizzati ed animati, il livello di dettaglio delle ambientazioni è notevole e ogni momento del gioco è perfettamente accompagnato da musiche affascinanti e mai banali. È comunque doveroso far presente che siamo nel 2009 e che qualche sforzo in più dal punto di vista tecnico sarebbe stato gradito. L’hardware del DS è in grado di fare molto di più e Square-Enix ha dimostrato di saper sfruttare la macchina molto meglio, come testimoniano The World Ends With You e il nuovo Dragon Quest IX.
Chrono Trigger è un capolavoro senza tempo che merita appieno la fama di classico capace di rivoluzionare un genere e di costituirsi a modello per i titoli a venire. Con l’edizione per DS Square-Enix ci fa riscoprire un gioco che tutti dovrebbero provare, amanti del genere e non, anche solo per cultura. Una volta iniziata l’avventura si è proiettati in un mondo ottimamente congegnato, capace di coinvolgere dal primo all’ultimo istante e di spingere il giocatore a terminare la storia sperimentando tutti i quattordici finali disponibili. Le uniche critiche che si possono muovere non riguardano il gioco in sé, bensì lo sforzo profuso nel realizzare questa versione: un restyling grafico sarebbe stato gradito e avrebbe reso il titolo ancora più consigliato.
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