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Redattore: Giuseppe 'Isg71' Iraci Sareri Inserito il: 29/07/2014 | | | Destiny si preannuncia come lo sparatutto in prima persona dell'anno: tante aspettative unite alla tecnologia delle console next-gen creano un mix davvero esplosivo. | | Dopo tanti anni di piccoli/grandi capolavori con la saga di Halo i programmatori di Bungie iniziano una nuova storia: Destiny infatti è solo il primo capitolo di una saga fantascientifica che ci permetterà di esplorare in lungo e in largo il sistema solare.
In seguito alla scissione da Microsoft, con cui i Bungie Studios collaboravano fin dal lontano 2000, i prodotti Bungie sono diventati multipiattaforma (anche se Halo è rimasto esclusiva della casa di Redmond), di conseguenza Destiny uscirà per Xbox One e PS4 nonché per le console di generazione precedente come PS3 e Xbox 360. Grazie a Microsoft Italia abbiamo potuto testare la versione beta del gioco, ormai di imminente uscita e pressoché completo salvo alcuni ritocchi finali: un'abitudine, questa, tipica dei giochi PC e adesso estesa anche al mercato delle console. Le versioni beta sono d'aiuto più ai programmatori che agli utenti finali, poiché i vari feedback provenienti dalle comunità di videogiocatori danno al team di sviluppo indicazioni necessarie ad aggiustare qualcosina qua e là e innalzare pertanto (si spera -NdCJ) la qualità del prodotto finale. Questa versione beta di Destiny ci ha permesso di provare abbastanza a fondo il prodotto, tanto nella campagna giocatore singolo che nella modalità cooperativa online, e rende bene l'idea di cosa ci aspetta per l'ormai prossimo 9 settembre 2014, anche se tante missioni e personaggi saranno disponibili solo nel prodotto finito (come è giusto che sia).
QUANTO SPAZIO
Destiny è ambientato in un setting fantascientifico all'interno del sistema solare, toccando i pianeti Marte e Venere, oltre agli anelli di Saturno e alla Luna - ma chissà che il futuro non ci riservi tante altre sorprese. Ogni locazione è ben caratterizzata: mentre l'atmosfera di Marte si presenta arida e desertica, e vi potremo trovare residui di una civiltà umana, su Venere si nota un ambiente parecchio rigoglioso e ricolmo di vegetazione (abbastanza fantasioso data l'atmosfera fortemente corrosiva che avviluppa il pianeta -NdCJ) ma l'uomo non è riuscito a costruire alcuna colonia per via dell'aria irrespirabile, quindi vi avranno sede unicamente civiltà aliene. Infine, sulla Luna incontreremo presenze sia umane che aliene. Dopo l'età dell'oro, molto fiorente dal punto di vista tecnologico, l'umanità si è trovata di fronte ad una minaccia immensa, definita nel gioco come la grande oscurità, iniziando una guerra apparentemente infinita contro le specie senzienti aliene (alla faccia del buon vicinato -NdCJ). Solo l'azione del Viaggiatore ha impedito che la razza umana si estinguesse e ha permesso che l'ultimo avamposto potesse resistere alla minaccia di attacco delle razze aliene. Ci troviamo nel 2714 e impersoniamo uno dei Guardiani, gli ultimi irriducibili soldati rimasti a difendere l'unico avamposto sulla Terra rimasto in piedi, sotto la sfera protettrice di un grande Viaggiatore ormai stanco e quasi inerte.
Potremo muoverci all'interno della città e interagire con gli altri giocatori, ricevere nuove missioni da completare e potenziare in tutto e per tutto il nostro personaggio. All'inizio del gioco, dopo la registrazione ad Activision che promette un sacco di contenuti aggiuntivi, ci viene chiesto di scegliere l'identità del nostro personaggio che può essere un Titano, un Cacciatore o uno Stregone. I Titani sono i più abili nell'arte della guerra, peccando invece in agilità: esperti nell'uso di mitragliatrici e armi di ogni tipo, soprattutto pesanti, hanno il dente avvelenato contro i Vandal, responsabili del loro sterminio, tanto che all'inizio della Grande Guerra (non quella scoppiata esattamente un secolo fa, s'intende -NdCJ) si sono buttati nella mischia a capofitto. I Cacciatori, un tempo mercenari, sono i più personalizzabili e i più bilanciati dal punto di vista delle abilità: dall'aspetto più umano rispetto agli altri due sono in grado di trasportare di tutto eccetto le armi pesanti. Gli Stregoni, per antonomasia, preferiscono usare la magia al posto delle armi: sono i più agili e naturalmente i meno forti del gruppo, ma non per questo i meno efficaci.
UNA OLD-GEN IN GRAN FORMA!Grazie alla decisione di Bungie di aver reso accessibile la Beta a tutti, dalla mattina di venerdì, non ci siamo lasciati sfuggire l'occasione di provare la versione per console old-gen, precisamente quella per PlayStation 3. L'impatto è stato di grande livello, segno che la software house statunitense non ha affatto trascurato le versioni “minori”. Possiamo tranquillamente affermare che dal punto di vista tecnico, e soprattutto artistico, è stato compiuto un gran lavoro, senza risparmiare praticamente nulla rispetto alle versioni per Xbox One e PlayStation4. Gli immensi territori possono essere percorsi a piedi o in sella al proprio veicolo senza che il motore grafico mostri il fianco a cali di frame rate, il quale regge senza problemi sia in spazi aperti che all'interno di stretti cunicoli (con tanto di effetto accecamento dopo che si esce da una caverna o da uno spazio buio). Gli scenari di sfondo, sia durante le missioni che nella città Hub, lasciano senza fiato nonostante una risoluzione minore. La "beta" ci ha mostrato cosa è ancora possibile tirare da un hardware vecchio ormai di ben otto anni (e cosa dire di quelli, come alcuni redattori di questo stesso sito, che ancora programmano per computer vecchi di più di 30? -NdCJ). Ma questo non singnifica che non si vedano i limiti tecnici; anzi, sembra quasi che Bungie non li abbia voluti nascondere per dimostrare che la giocabilità e il divertimento vengono prima di tutto: ombre poco dettagliate e addirittura "cubettose", alcuni elementi dello scenario che appaiono improvvisamente davanti a noi, un leggero aliasing che, probabilmente, ha pemesso di rendere più fluido il mondo di gioco. Ogni tanto qualche leggero ritardo dei fotogrammi l'abbiamo notato, e pure qualche lieve scatto, dettato sicuramente dal passaggio da una porzione di scenario ad un altro. Invece di apparire un limite, queste debolezze tecniche vanno paradossalmente ad esaltare ulteriormente la giocabilità dando ai possessori di PS3 (e X360 ovviamente!) un gioco che non ha nulla da invidiare agli utenti delle "sorelle maggiori", nonostante i limiti tecnici e di memoria (512 MB contro 8 GB sono un abisso!), offrendoci probabilmente uno dei titoli più belli sia da vedere che da giocare. Se Bungie riesce a limare parte delle imperfezioni che abbiamo elencato sopra, possiamo tranquillamente ritenere che ci sono tutte le premesse perché Destiny sia uno dei titoli in arrivo più importanti in assoluto anche per le console di generazione precedente. Roberto 'New_Neo' Sorescu Una volta scelta la classe del personaggio si passa alla personalizzazione dell'aspetto, con la modifica di parametri come razza/sesso, volto, capigliatura, segni particolari e così via. Per esempio possiamo decidere se il nostro personaggio sarà di razza umana, "insonne" (umanoidi antenati degli umani) o "exo" (robot costruiti dagli umani). Mentre la razza umana è l'ideale per la classe dei Cacciatori, gli insonni lo sono per gli Stregoni e ovviamente gli exo per i Titani.
Le missioni, suddivise tra primarie e secondarie, sono davvero tante e sviluppi interessanti si palesano all'orizzonte per il futuro, con l'aggiunta di contenuti supplementari (sotto forma di DLC) e soprattutto con i prossimi capitoli che verranno sviluppati. Ogni uscita avrà una trama a se stante, ma tutte assieme dovrebbero formare una sorta di collage, un po' come abbiamo visto con i vari cicli letterari di Isaac Asimov (tanto per restare in tema di fantascienza...- NdR).
E LA TERRA?
Il gioco ha inizio nel Cosmodromo, l'ultimo avamposto umano ormai rimasto sulla terra, in un territorio appartenente a ciò che un tempo era la Russia (in realtà il "Cosmodromo" realmente esistente si trova a Bajkonur in Kazakistan -NdCJ). Fra la Terra e gli altri corpi celesti presenti nel gioco, gli sviluppatori promettono un vasto ambiente esteso all'incirca 2500 chilometri quadrati (!), quindi con tanta varietà e tanti paesaggi tutti da esplorare. Nella torre del nostro Cosmodromo potremo personalizzare al massimo il nostro personaggio, potenziarne le capacità di attacco e di difesa, acquisire nuove armi con gli oggetti guadagnati nelle precedenti missioni, acquistare munizioni e tanto altro. In realtà questa peculiarità del gioco estende un po' il genere di Destiny dallo sparatutto in prima persona al gioco di ruolo, come abbiamo visto con tanti altri prodotti usciti in passato (uno fra tutti Skyrim, anche se di tutt'altra ambientazione, o anche Borderlands), anche se con una minore caratterizzazione del personaggio. Purtroppo nella versione beta non abbiamo potuto saggiare a pieno l'influenza delle personalizzazioni sul comportamento del nostro alter ego nelle missioni, ma il tutto fa ben sperare per la versione finale.
Sempre nella torre ci verranno assegnate anche le nuove missioni, tanto principali che secondarie, che ci porteranno un po' a zonzo per il Sistema Solare onde risolvere questa o quell'altra problematica su qualche altro pianeta, pur lasciando l'ormai consueta libertà al videogiocatore di non compiere le missioni in rigida sequenza, così come ci hanno abituato i titoli più recenti.
TECNICAMENTE PARLANDO...
Per definizione, il comparto tecnico nelle versioni beta è difficile da analizzare, proprio perché il gioco non è finito e tanto resta ancora da sistemare prima di giungere al prodotto finale. Tuttavia il settore grafico sembra davvero ben fatto: abbiamo notato pochissimi rallentamenti, tutto sommato accettabili, e una grafica chiara e pulita praticamente in ogni situazione con tantissima cura riservata ai dettagli, come il vento che fa muovere l'erba in un prato, il tutto arricchito da panorami davvero mozzafiato. Il doppiaggio, da quanto abbiamo udito, è ben realizzato, così come gli effetti sonori, davvero realistici.
La giocabilità sembra il vero punto di forza di questo gioco: crivellare chiunque voglia farci la pelle con il nostro mitragliatore è davvero esaltante, aiutati peraltro da un sistema di puntamento molto semplificato, forse troppo; per i puristi degli sparatutto, il livello di facilità nella mira dovrebbe essere leggermente ridotto al fine di rendere le cose un pochino più complicate. I nemici sono davvero tanti e soprattutto diversificati: i Caduti sono i più semplici da sconfiggere, anche se attaccano in gran numero, mentre i Vandal sono un pochino più ostici grazie alla loro agilità; ci sono poi i Vex, pericolosi per il loro letale fucile laser e i Capitani, che in genere si accompagnano a una buona scorta di soldati - quasi impossibile trovarli da soli - oltre che al loro scudo protettivo. Inoltre, così come si rigenera la nostra energia restando nascosti, lo stesso avviene per loro, quindi dobbiamo bersagliarli senza tregua, altrimenti non ce ne liberiamo più. I più nocivi al momento sono i Cabal, provenienti da Marte, dotati di uno scudo e di un enorme martello, incredibilmente duri da sconfiggere. Chissà se nella versione finale non verrà implementato qualche altro nemico.
I boss finali finora visti invece non sono all'altezza del gioco: ben disegnati, sono tuttavia troppo statici ed eccessivamente agevoli da superare. Da questo punto di vista la speranza è che venga ritoccata alquanto l'intelligenza artificiale, oltre che dei boss, anche dei nostri avversari, efficace nelle scene al coperto, molto meno negli attacchi di massa all'esterno, dove spesso si imbambolano diventando facili e soprattutto prevedibili bersagli. La sezione multiplayer testata finora è assai divertente: si può interagire con chiunque recandosi alla torre, per non parlare della sezione competitiva, coinvolgente all'inverosimile. Il lato negativo è che ogni alter ego virtuale si porta appresso i potenziamenti conquistati nella campagna single player e se questo può essere interessante da un lato, dall'altro crea delle differenze impressionanti fra chi ha completato un certo numero di missioni principali e secondarie e chi ad esempio si è dedicato solo alla quest principale. Bella l'idea, ma un livellamento delle abilità nel comparto online sarebbe auspicabile per il divertimento di tutti.
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