Lo aspettavamo tutti, e lo aspettavamo per il 2020: non sarebbe potuto essere diversamente giacché l'icona di riferimento era quel Cyberpunk 2020 che all'inizio degli anni '90 si impose come modello per il gioco di ruolo distopico/pulp. Così, tra rinvii, pandemie e crunch time, alla fine i ragazzi di CD Projekt RED sono riusciti a portare Cyberpunk 2077 sugli scaffali giusto in tempo per i regali di Natale, lo scorso 10 Dicembre. Anche la possibilità che il gioco al lancio potesse avere qualche problema, ammettiamolo, ce la aspettavamo tutti: al giorno d'oggi le probabilità di avere un prodotto perfetto sin dal Day-1 son tutt'altro che alte [sebbene i casi virtuosi non manchino] e i ripetuti rinvii erano certamente un warning sul fatto che i problemi da risolvere erano più che pochi e occasionali; d'altro canto, si spera sempre che il peggio del peggio del peggio sia risolto con una patch rilasciata intorno alla fatidica data.
Ancora: chi è nell'ambiente da tanto o ha comunque già avuto esperienze in passato di hype iperpompati sa bene che il prodotto sullo scaffale non potrà [quasi] mai essere ai livelli delle prime rolling demo mostrate dal devteam. Ciò non di meno quando gli utenti PS4 – noi compresi – si sono trovati in mano la versione release del gioco, un po' a tutti sono cadute in terra le... cyberbraccia. Al di là dei problemi più marchiani – che sono per la maggior parte stati risolti dalla patch 1.04 uscita due giorni dopo la release – il prodotto si presentava infatti in una veste a dir poco imbarazzante, certamente inferiore agli standard a cui l'hardware ci ha abituato [pensiamo a Horizon: Zero Dawn, Red Dead Redemption 2, Final Fantasy VII Remake, Death Stranding e TANTI altri]; quella sensazione, insomma, che spesso si registra eseguendo un software su PC coi requisiti “minimi” e non “consigliati”.
Non parliamo quindi di Crash di sistema [che ci sono] o di compenetrazioni poligonali [che ci sono] né di modelli caricati in ritardo [che ci sono] o texture non caricate per niente [che ci sono, nel senso che non ci sono...]: parliamo di un downgrade grafico da generazione precedente, parliamo di una risoluzione che cala in maniera imbarazzante a livelli di 720p, parliamo di frame rate che raramente si mantiene al di sopra dei 30fps [o dei 20], parliamo di texture e dettagli che sfocano drasticamente a mezzo metro di distanza. Parliamo infine di una Night City che dovrebbe essere viva e pulsante e si riduce ad essere un enorme ambiente per lo più vuoto in cui passeggia qualche sparuto passante senza vita né anima, con una circolazione stradale limitata a poche vetture che talvolta si fermano senza motivo.
Inoltre, il gioco dimostra di avere due marce e due anime: fintanto che si è impegnati nelle missioni legate alla trama principale si è al cospetto di un prodotto sì migliorabile ma sostanzialmente solido ed efficiente; basta però fare un passo nel vasto Open World per rendersi conto che il metro adottato è ben diverso. Una situazione piuttosto imbarazzante tanto per l'utente quanto per il critico [leggasi: recensore] chiamato a valutare il prodotto: una storyline interessante, molteplici personaggi, sotto-missioni e sotto-trame, vasta scelta di personalizzazione del personaggio nell'aspetto, statistiche, talenti, equipaggiamento... e poi tutto si risolve nel tirar fuori l'arma più grossa e sforacchiare tutti perché qualsiasi altro approccio è vanificato dalle limitazioni, il tutto con una grafica da PS3.
Cogliendo dunque al balzo la decisione di Sony di rimuovere il prodotto dal suo store digitale e assicurare un rimborso completo in attesa di una re-release che, se tutto va bene, dovrebbe giungere tra Gennaio e Febbraio, abbiamo deciso di mettere il gioco – e la relativa recensione – in criogenesi. Il consiglio, per ora, infatti è quello di non acquistare il gioco su PS4 [e non è un consiglio nostro: sono le direttive Sony!] finché il team di sviluppo non sarà in grado di garantire una qualità generale degna dell'hardware di riferimento e rispettosa dell'utente finale. Un episodio senza precedenti nel mercato console, destinato a fare scuola e che potrebbe influenzare il mercato futuro. Certo, fa un po' specie perdere la romantica finestra del 2020 [come se quest'anno non fosse accaduto di peggio...] e per qualche altra settimana gli utenti console dovranno fare lo slalom tra gli spoiler e gli sfottò di chi si gode il titolo sul suo “PC Master Race”... ma la speranza è che l'aggiornamento promesso possa veramente rendere giustizia alle aspettative su Cyberpunk 2077.
Stay tuned...