Recensione PC
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Titolo del gioco:
Syberia - Remastered
Anno di uscita:
2025
Genere:
Avventura grafica punta e clicca / Remaster
Sviluppatore:
Virtuallyz Gaming, Microids Studio Paris
Produttore:
Microids
Distributore:
Steam
Multiplayer:
Assente
Localizzazione:
Completa (audio & video)
Sito web:
Requisiti minimi:
Sistema Operativo: Windows 10 (64bit) - Processore: Intel Core i5-9 Gen / AMD Ryzen 3 4100 4 cores 3.8 GHz Memoria: 8 GB di RAM - Scheda Video: NVIDIA GeForce GTX 1080 Ti / AMD Radeon RX580 8GB - DirectX: Versione 11 - Hard Disk: 25 GB di spazio disponibile - Prezzo: €29,99
Box
  • Ci siamo appena presentati al locandiere. Hanno tanta speranza in noi.
  • Uno dei bivi pi&ugrave; importanti: tra la stazione, la fabbrica, il deposito di pile, ed altro, avremo un bel da fare.
  • La console utile per creare i piedi di Oscar nella nuova versione...
  • ... e nella vecchia (filmato a 4:3 ?).
  • Siamo pronti per partire? Oscar dice ancora no.
  • I filmati in 4:3 stonano pesantemente con tutto il resto, che peccato.
  • La telecamera aiuta poco, quell'ingresso ci era sfuggito pi&ugrave; volte.
  • La magia c'&egrave; tutta, ecco perch&eacute; ci voleva pi&ugrave; cura.
  • Anche perch&eacute; alcuni filmati sballano anche nei colori, oltre che nella risoluzione.
  • Anche il treno &egrave; stato ridisegnato benissimo, questa &egrave; la versione originale presa - manco a dirlo - dalle cutscenes.
  • I tre rettori sono molto particolari, e hanno di quelle manie strane...
  • Il restyiling grafico &egrave; stato imponente, ed &egrave; un bel vedere.
  • La tomba di Hans: da qualche parte dovremo partire.
  • Anche luci ed ombre sono state ritoccate, e si vede.
  • Ecco il treno in chiave moderna: sar&agrave; il nostro fido compagno di viaggio.
  • La malinconica Valadil&egrave;ne: quell'immagine sembra nascondere molto pi&ugrave; di ci&ograve; che mostra.
  • L'enigma all'universit&agrave; non sar&agrave; semplice: siete avvisati.
  • Tantissime volte andremo su e gi&ugrave; dal treno...
  • Una delle key art ufficiali.
  • Un'altra key art ufficiale.
Redattore: Giuseppe 'Isg71' Iraci Sareri
Pubblicato il: 10-11-2025
Dopo più di 20 anni ritorna sui nostri schermi una delle avventure più belle di sempre: ed è subito magia!

Non si può parlare di avventure "punta e clicca" senza citare Syberia: uscito nel 2002 il capolavoro del compianto Benoît Sokal riuscì in un colpo solo a risollevare l'allora calante mercato delle avventure grafiche e a conquistare il cuore di milioni di giocatori: grazie a un mix quasi perfetto di enigmi, colonna sonora, emozioni e magia il nostro viaggio insieme a Kate Walker rimane indimenticabile. Tanto che a distanza di anni e con tante altre avventure "punta e clicca" venute alla luce, la meraviglia del primo capitolo fu replicata quasi esclusivamente dal sequel venuto alla luce un paio di anni dopo.


Dopo il flop del terzo capitolo e il ritorno alle origini con l'opera purtroppo postuma Syberia: The World Before, Microids ha deciso di riproporre in chiave riveduta e corretta, una dopo l'altra, le sue avventure grafiche più famose. Effettivamente nel settore la concorrenza non è mai mancata, e questo rende l'avventura di Kate ancora più imponente. Dopo averci riproposto - e molto bene anche -, un'altra delle sue perle Amerzone: The Explorer Legacy, viene alla luce, quasi all'improvviso (salvo un paio di annunci sulla sua realizzazione) questo Syberia - Remastered che vuole far conoscere al pubblico odierno una delle storie meglio raccontate di sempre. Chiamiamo il nostro fido Oscar e lanciamoci quindi all'avventura.

BENVENUTI A VALADILÈNE

Il gioco inizia in un piccolo paesino delle Alpi francesi, Valadilène, con l'arrivo della "nostra" Kate Walker, legale presso un importante studio statunitense, catapultata lì per concludere l'acquisizione dell'importantissima fabbrica di automi Voralberg. Come più volte specificato durante l'avventura sono automi, non robot (e la differenza è sostanziale). Al nostro arrivo veniamo accolti dal funerale di Anna Voralberg che, una volta passata a miglior vita, non può più aiutarci nella transazione. Ci toccherà, quindi, confrontarci con il fratello Hans, unico erede di tutta la fabbrica, creduto morto tanti anni prima e in realtà vivo e avvistato nelle lande siberiane.


Inizia così una appassionante storia che passa attraverso inganni, delusioni, incidenti, rimpianti e soprattutto emozioni con la nostra Kate che dovrà spostarsi da Valadilène a Barrockstadt, poi a Komkolzgrad e infine ad Aralbad lasciando ad ogni tappa non solo un pezzo di cuore ma anche un pezzo della propria esistenza che, come in un percorso, cambierà radicalmente prospettive e priorità. Il tutto parte in maniera lenta, principalmente per aiutarci a fraternizzare con gli enigmi presenti nel gioco ma è comunque accompagnato dalla sempre ottima caratterizzazione dei personaggi che sono ben più che semplici comparse.

QUESTE PERSONE HANNO CARATTERE

Come dicevamo ogni personaggio, automi compresi, è perfettamente delineato e definito... e la bravura dell'autore sta proprio in questo. Anche scambiandoci due fugaci chiacchiere riusciamo a farci un'idea precisa sui nostri interlocutori: la puntigliosità del gestore dell'hotel, l'ingenuità di Momo, la flemma del notaio, ma anche la malinconia del tizio sulla panchina, i rettori dell'università, il capostazione, tutti quanti insomma in una lista comunque molto lunga, sono come dei fondamentali tasselli di un puzzle e quindi tutti importanti per la creazione del quadro completo. Nel mezzo c'è una narrazione molto articolata che dipana la matassa capitolo dopo capitolo, mostrando sempre e comunque la sua coerenza e l'ottima scrittura.


È una storia che appassiona, perché riesce a toccare corde tutto sommato vicine al pensiero di ognuno, naturalmente perfettamente inserite in un contesto storico che ci riporta indietro nel tempo in grado di farci sognare. Anche il viaggio fa lo stesso percorso spostando l'attenzione su una voglia continua di riscatto e di scoperta che finisce con il travolgere la nostra protagonista e di rimbalzo anche noi. Kate Walker non è un'eroina, non ha poteri speciali, e questo la rende ancora più vicina a noi soprattutto quando vediamo la sua espressione di meraviglia e stupore una volta risolto un enigma particolare.

E POI C'È OSCAR

Durante il nostro viaggio saremo accompagnati dallo zelante automa Oscar che incontreremo poco dopo l'inizio, rimettendolo in funzione all'interno della stessa fabbrica e costruendogli i piedi mancanti, che poi guiderà il nostro treno portandoci in giro per il mondo. Proprio la personalizzazione di Oscar è forse quella meglio indovinata tra tutto il cast: un automa che, quasi sfidando le leggi della meccanica, finisce con il legarsi sempre più a noi, non rinunciando a tutto il suo zelo e alla sua puntigliosità tipici peraltro di una macchina. Bisogna parlarci per rendersene conto, reso alla grande anche dall'ottimo doppiaggio di Luca Sandri.


In realtà a parlare sono tutte le ambientazioni, i vari sistemi automatici e non sembrano vivere di vita propria: un treno caricato con una enorme molla ad esempio, i vari automi che suonano, aprono porte, compiono azioni in un mondo talmente distopico da risultare meravigliosamente fantastico. Toccherà a noi riuscire a interagire con tutti questi ingranaggi cercando ora questo ora quell'altro pezzo, parlando con le persone (anche più volte) in dialoghi a risposta multipla che adesso evidenziano anche le domande per procedere nella missione, ma soprattutto leggendo, approfondendo, studiando e naturalmente osservando.

ENIGMI PERFETTI

In questa remaster, perché fondamentalmente parliamo di un aggiornamento e non di un remake, oltre all'aspetto estetico del quale parleremo più avanti, sono stati ritoccati anche alcuni enigmi, con l'idea magari di renderli più adatti a un contesto moderno. Non sono tantissimi per la verità, ma comunque ci sono a partire ad esempio dalla gestione della console per costruire le gambe di Oscar. Anche, ad esempio, la scheda perforata dell'automa in chiesa e così via (altrimenti andiamo troppo di spoiler). In realtà è difficile dire se le modifiche abbiano apportato beneficio o no ai vari puzzle, secondo noi li hanno semplicemente resi diversi, magari un pochino più coerenti con il modo di ragionare odierno.


È sempre molto utile leggere tutto ciò che si trova in giro, sia a beneficio della trama che anche per raccogliere importanti indizi che ci permetteranno poi di proseguire: dal nostro punto di vista abbiamo letto tutto, ma proprio tutto, il cartaceo trovato, come il diario di Anna ad esempio e anche questo va a vanto ed appannaggio della ottima stesura della trama. In ogni caso gli enigmi non sono assolutamente stari resi più facili, più che altro per il modo che c'era nel realizzarli qualche anno fa: difficilmente nelle avventure moderne c'è questo continuo andirivieni nei confronti di qualche personaggio che pian piano cambierà risposte e modo di relazionarsi, giusto per fare un esempio. Alcuni poi sono rimasti cervellotici come quello dell'uovo in Università dove tra l'altro troviamo anche una bellissima citazione con i cuculi di Amerzone.