Recensione Coin-op
Titolo del gioco:
Bubble Bobble
Anno di uscita:
1986
Genere:
Platform
Sviluppatore:
Fukio Mitsuji
Produttore:
Taito
Distributore:
Taito
Multiplayer:
Si
Localizzazione:
No
Sito web:
Requisiti minimi:
Emulatore MAME e ROM del gioco
Altri formati:
  • Le istruzioni iniziali su come giocare: concise ma esaurienti!
  • Avete imprigionato i nemici nelle vostre bolle!
  • Avete appena colpito la bolla che conteneva un nemico, il quale sta per fare una brutta fine
  • Una delle tante soprese del gioco: colpite una bolla d'acqua e vi dedicherete al "surf"...
  • Veloci, prendete la scarpetta rossa!
  • Uno degli oggetti più ambiti: la caramella per velocizzare la vostra capacità di spara-bolle!
  • In alto a sinistra potete vedere il temibile Barone Von Bubba!
  • Ecco la schermata riepilogativa del livello più avanzato raggiunto nella giornata corrente
Redattore:  Stefano 'Tyrant' Peracchi                        Pubblicato il:  23/03/2009
Il capostipite di una serie di platform "tenerosi", che a più di vent'anni dalla sua nascita continua ad essere amatissimo da tutti!
Ecco a voi un videogioco che, contrariamente alla norma, attirava sia maschi che femmine. D'altronde ce lo si sarebbe potuto aspettare... se molti giochi di quel tempo erano dei beat'em-up o shoot'em-up più o meno violenti, Bubble Bobble si distingueva invece per numerosi motivi, tutti legati alla "tenerezza": grafica "rotonda" e colorata, protagonisti graziosissimi (Bubblun e Bobblun, rispettivamente il draghetto verde e quello blu), avversari altrettanto graziosi e - non ultimo - nessun accenno di violenza.
Una parte del successo di questo meraviglioso gioco era sicuramente dovuta all'appeal che esso riusciva ad avere, soprattutto in un momento in cui i fumetti e cartoni animati giapponesi "rotondi" cominciavano ad imporsi anche nel mercato occidentale. Un'altra parte, la più consistente, era dovuta alla perfezione del gameplay, frenetico ed incalzante, ottimamente calibrato, ed adatto a giocatori di ogni età (io stesso ho più volte visto adulti imprecare contro "quel maledetto draghetto che non spara le bolle", NdR).



TRAMA E GAMEPLAY
Per quei pochi di voi che non conoscono la trama del gioco o il suo funzionamento, ve ne parleremo subito, in modo da colmare una lacuna assolutamente ingiustificabile in campo videogiochistico.
Bubblun e Bobblun, meglio conosciuti come Bub e Bob, decidono di entrare nelle 100 caverne (corrispondenti ad altrettanti livelli di gioco) dell'antro del Barone Von Bubba per salvare le loro fidanzate, Betty e Patty, rapite dal barone in questione.
Ad ogni livello corrisponde una schermata fissa, costituita da una o più piattaforme o strutture, sulle quali si muovono i vostri avversari, che dovrete eliminare per passare al livello successivo. Per eliminare i nemici dovrete usare la vostra arma, ovvero delle bolle di sapone che li imprigioneranno temporaneamente: a questo punto dovrete far scoppiare velocemente la bolla, e il nemico sarà fuori gioco.
Ovviamente qualsiasi contatto con i nemici o con gli oggetti da loro tirati sarà fatale, e vi costerà una delle tre vite a vostra disposizione.

CURIOSITA', SORPRESE E STRATEGIE
Il bello di Bubble Bobble è che le sorprese arrivano a flusso continuo: ad esempio potrete potenziare il vostro personaggio con vari power-up, come la famosissima scarpetta rossa che vi permetterà di muovervi più velocemente, la caramella arancione che accelererà il ritmo a cui sparate le bolle, il crocifisso rosso che trasformerà temporaneamente le bolle in palle di fuoco (che elimineranno il nemico al solo contatto), e così via.
Inoltre esistono vari modi per eliminare i vostri avversari (a parte il classico "inglobalo nella bolla e falla scoppiare") che dovrete imparare a sfruttare perfettamente, soprattutto nei livelli più avanzati, dove dovrete compiere delle vere e proprie acrobazie per sopravvivere! Il metodo alternativo più classico è far scoppiare una delle bolle piena d'acqua che ogni tanto compaiono: essa farà uscire un flusso d'acqua velocissimo che travolgerà qualsiasi nemico trovi sulla sua strada. Un altro metodo è rompere le bolle contenenti un fulmine che, una volta libero, seguirà una linea orizzontale fino ad uscire dallo schermo (andando nella direzione opposta a quella in cui il nostro draghetto guarda; dirigere i fulmini nel verso giusto è più difficile di quanto si possa pensare, NdFallingwater), uccidendo tutti gli avversari che toccherà.
Dovrete inoltre imparare a usare le bolle da voi create per saltarci sopra e raggiungere luoghi altrimenti inaccessibili, e sfruttare a vostro vantaggio le varie piattaforme che costituiscono il livello.
Insomma, avrete capito come, per proseguire in questo gioco, dovrete sfruttare le vostre abilità di "platform gamers", perchè i nemici, per quanto abbiano un aspetto molto tenero e pacioccoso, non esiteranno un attimo ad eliminarvi se ne avranno l'occasione!
L'unico nemico che, pur avendo un aspetto "grazioso", vi farà venire un brivido di puro terrore sarà il Barone Von Bubba in persona, che si presenterà nella forma di mini-balena bianca invincibile (omaggio a Moby Dick? NdR), se passerete troppo tempo in un livello: a quel punto, la vostra unica speranza di salvezza sarà quella di eliminare immediatamente i nemici rimasti, perchè niente potra fermare il barone nella sua corsa verso di voi!

LA MISTERIOSA PORTA SEGRETA...
Apro una parentesi personale all'interno della recensione per parlarvi di una delle caratteristiche più famose, e allo stesso tempo misteriose, di Bubble Bobble: tanto tempo fa stavo giocando un doppio insieme ad un mio amico (eh si, perchè potrete collaborare l'un con l'altro interpretando ciascuno uno dei due draghetti), quando arrivammo al ventesimo livello senza aver perso nessuna vita, dato che ormai eravamo diventati molto esperti: improvvisamente, su una delle piattaforme apparve una porticina, che noi reputammo essere uno dei classici oggetti-bonus che contribuvano ad aumentare continuamente il nostro punteggio. Potete immaginare il nostro stupore quando, dopo esserci passati sopra, ci ritrovammo in una stanza piena di diamanti a nostra disposizione; in men che non si dica facemmo man bassa di tutto ciò che ci circondava, e ci ritrovammo poi al ventunesimo livello con un punteggio decisamente più elevato:
Bubble Bobble non smetteva mai di stupirci!
LA NUMEROSA FAMIGLIA DI BUBBLE BOBBLE

Bubble Bobble divenne in pochissimo tempo un successo tale da generare, alcuni anni dopo, una serie di seguiti o pseudotali, che si possono suddividere in tre famiglie differenti:
La prima famiglia, quella più famosa, anche se più differente dall'avo originario, è quella rappresentata da Puzzle Bobble (1994) e Puzzle Bobble 2 (1995): questi due giochini, pur avendo come protagonisti sempre i due simpatici draghetti, apportano un cambiamento radicale nel gameplay, in quanto si passa da un platform ad un puzzle game. Il vostro compito sarà molto simile a quello di un classico Tetris, Klax o Columns, con la variante che in questo caso non dovrete accoppiare mattoncini, forme geometriche o simili, bensì ovviamente delle bolle: una volta raggruppate tre o più bolle dello stesso colore, queste esploderanno, scomparendo.
Tra il primo Puzzle Bobble e il suo seguito le differenze sono abbastanza trascurabili, e si limitano ad un miglioramento della grafica, ad una modalità aggiuntiva "player vs. computer" e ad alcune scenette di intermezzo divertenti (ma solo la prima volta che le guardate, NdR). Per il resto ci troviamo di fronte allo stesso gioco, segno che la Taito aveva esaurito le idee e preferiva puntare sull'immediato successo commerciale per fare cassa.
La seconda famiglia, curiosamente molto meno conosciuta, è quella dei diretti discendenti di Bubble Bobble, ovvero Bubble Bobble 2 (1994) e Bubble Memories - The Story of Bubble Bobble III (1995), conosciuto anche come Bubble Bobble 3: contrariamente ai puzzle, questi due giochi sono dei cloni migliorati del Bubble Bobble originale, e le somiglianze tra di essi sono fin troppo evidenti.
La giocabilità è esattamente la stessa, la grafica è diventata più colorata e ci sono i "boss di fine livello" ogni 10 schermi. Per il resto, ci troviamo di fronte a dei semplicissimi quanto scontati make-up di Bubble Bobble che, pur nella loro ottima giocabilità, non offrono assolutamente nulla di nuovo e, di conseguenza, sono presto finiti nel dimenticatoio: addirittura, mentre almeno in Bubble Bobble 2 era possibile scegliere tra 4 draghetti con caratteristiche leggermente differenti, nel 3 questa opzione scompare, per fare ritorno ad una spartana versione esteticamente migliore del solito gioco (salvo per la possibilità di "caricare" il colpo e lanciare una bolla di sapone molto più grande, NdFallingwater).
Ovviamente, in nessuno di questi quattro casi stiamo parlando di brutti giochi, anzi! Ma il problema è il solito: dopo un capolavoro come Bubble Bobble, a 8-9 anni di distanza ci si aspetta molto di più di un maquillage o di una semi-copia di puzzle game decisamente più noti e stimolanti.
Fortunatamente esiste anche la terza famiglia, quella composta da Rainbow Islands (1987) e Parasol Stars (1991), che sono i veri seguiti, dal punto di vista della trama/storia, di Bubble Bobble: sono entrambi sempre platform, ma introducono alcune novità interessanti (prima tra tutte, i draghetti sono tornati umani!) che rendono l'esperienza di gioco sufficientemente fresca da appassionarvi in breve tempo.
Peccato solo che il sottotitolo di Parasol Stars sia "The Story of Bubble Bobble III", che è lo stesso di Bubble Memories! I misteri delle scelte di marketing non finiranno mai di stupire noi videogiocatori...

A dire il vero, ho anche memoria di una scritta composta da strani caratteri sempre all'interno di quella stanza, ma i ricordi si sono oramai sbiaditi (si parla di vent'anni fa) e quindi invitiamo voi, giovani videogiocatori amanti dei platform, a svelare questo mistero facendo finalmente chiarezza sulla questione! (Nell'attesa, qua si possono trovare molte informazioni sui trucchetti del gioco... NdFallingwater)

MEDITAZIONI SOCIOLOGICHE FINALI
Bubble Bobble è diventato un'icona delle sale giochi, è stato convertito praticamente per tutte le piattaforme hardware esistenti ed esistite, e più in generale ha rappresentato un modo nuovo di vedere il platform game, introducendo anche elementi di carattere estetico che hanno attirato il pubblico femminile, fino ad allora abbastanza restio ad avvicinarsi alle sale giochi o ai computer e console casalinghi. Questo è un merito assolutamente non trascurabile, anche se pochi si fermano a meditare sull'importanza di questo particolare.
A voler fare dei ragionamenti più staccati dal mondo dei videogiochi, si potrebbe anche pensare al fatto che, probabilmente, sono stati proprio gli elementi grafici più caratteristici di Bubble Bobble a rappresentare uno dei traini dell'"invasione" di manga e personaggi giapponesi a cui accennavo sopra.
Se questo sia un bene o un male, non sta a me giudicare; quello che conta è che la Taito ci ha regalato una piccola delizia che risulta essere estremamente divertente anche a più di vent'anni di distanza dalla sua nascita.
Grazie, Sig. Mitsuji.
Che cosa si può dire di Bubble Bobble senza passare per fanatici esagerati? Beh, io posso solo consigliarvi di provarlo, perchè è un classico senza tempo, che può essere tranquillamente adattato alle console portatili o come gioco/passatempo per i cellulari di ultima generazione. Certo, giocarci in due contemporaneamente è un'esperienza che non ha eguali, soprattutto quando si è talmente emozionati per la scoperta dei segreti di questo gioco da avere le mani completamente sudate!
A parte le battute, il mio consiglio spassionato è di procurarvi questo gioco a tutti i costi, in qualsiasi forma esso sia... non ve ne pentirete!
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