Anteprima X-Box 360
Titolo del gioco:
Gears of War 3
Data di uscita:
20 settembre 2011
Genere:
Sparatutto
Sviluppatore:
Epic Games
Produttore:
Microsoft Game Studios
Distributore:
Microsoft
Multiplayer:
Cooperativo e competitivo
Localizzazione:
Completa (audio & video)
Sito web:
Requisiti minimi:
.
  •  La schermata introduttiva.
  •  Cole e Baird a caccia di provviste.
  •  La città natale di Cole non ha un bell'aspetto.
  •  La calorosa accoglienza degli Arenati.
  •  Una new entry e... mezza.
  •  Occorre distruggere i "pod" di questi tentacoli giganti per evitare che arrivino altri Lambent.
  •  Finalmente mettiamo le mani sul gioco!
  •  I tormenti alimentari di Baird.
  • Una sagoma di Cole nel centro commerciale, residuo dei bei tempi andati.
Redattore:  Silvano 'Avion' Iorizzo                        Inserito il:  16/08/2011
Diamo un'occhiata in anteprima, finalmente, alla campagna single player del capolavoro annunciato di Epic Games!
Gears of War ha ridefinito gli sparatutto in terza persona. Le sue dinamiche, soprattutto l’utilizzo delle coperture per ripararsi dal fuoco nemico, sono diventate uno standard irrinunciabile per chiunque voglia fare un gioco del genere. Nato come tech demo per mostrare le capacità di XBox 360, si è evoluto in un prodotto capace di vendere, con i suoi due capitoli, più di 12 milioni di copie in tutto il mondo, oltre ad essere il più giocato su XBox Live fino all’avvento di Halo 3. Microsoft ci ha invitati presso la nuovissima sede italiana di Peschiera Borromeo per toccare con mano la campagna single player del terzo capitolo del gioco, rimasta finora all’ombra delle più blasonate modalità multiplayer. Vediamo cosa ci riserva la Squadra Delta in questa conclusione della trilogia ad essa dedicata.

GOT PLOT?

Abbiamo lasciato Marcus Fenix & compagni al termine di Gears of War 2 dopo che avevano fatto precipitare l’ultima città umana, Jacinto, letteralmente in testa alle locuste nel tentativo di sconfiggerle per sempre. Da allora sono trascorsi due anni. Le locuste sembrano essere ormai un problema del passato, ma la loro scomparsa ha aiutato ad emergere i ben più temibili Lambent, le “locuste luminose” già incontrate nell’incursione sotterranea e viste combattere contro i vecchi avversari degli umani. Senza più città abitabili, i sopravvissuti hanno ripiegato su un’isola. Quando anche questa è diventata troppo “calda”, alcuni si sono imbarcati su navi, mentre altri hanno tentato il ritorno sulla terraferma. Ad aggravare la situazione già caotica, il Presidente Prescott è scomparso nel nulla dopo sei mesi dalla caduta di Jacinto, segnando l’implosione della Coalizione.
La storia si apre con Marcus e Dom imbarcati sulla portaerei Raven’s Nest. Inaspettatamente giunge in elicottero lo scomparso Prescott, latore di un importante messaggio, ma il suo arrivo coincide con un attacco Lambent. I due protagonisti, insieme ad Anya, la vecchia addetta al controllo missione, e un nuovo personaggio, dovranno farsi strada tra i nemici per poterli respingere.
L’azione si sposta un’ora prima. Incontriamo altre due vecchie conoscenze, Cole e Baird, che insieme a un altro membro della sfortunata famiglia Carmine e alla classica donna tutta d’un pezzo sono a caccia di viveri e altri rifornimenti. Ovviamente s’imbatteranno nei Lambent, ma anche in alcuni accampamenti di Arenati che, riconoscendo in Cole il grande giocatore di thrashball della loro città natale, si prodigheranno nell’aiutarli.
Quello che salta all’occhio è che, rispetto al passato, c’è ora una maggior cura della sceneggiatura e della caratterizzazione dei personaggi. Non eclatante, ma rispetto al quasi nulla precedente è un bel passo avanti. Forse stavolta riusciremo a farci coinvolgere anche dalla trama oltre che dal gameplay, ma questo sarà tutto da verificare.

TRADIZIONE E INNOVAZIONE

Appena messa mano al joypad, i vecchi giocatori si sentiranno subito a casa. I comandi e il gameplay sono sempre gli stessi, impreziositi da qualche novità quali la facoltà di marcare un bersaglio prioritario puntandolo e premendo lo stick destro o la possibilità di utilizzare l’ironsight con alcune armi, come ad esempio l’hammerburst delle locuste, per una maggiore precisione di fuoco. L’azione si basa sull’ormai collaudato sistema “avanza nel livello - ripulisci un’area dai nemici - avanza fino a incontrarne altri”, ma per quanto abbiamo visto non capita più che ci siano tempi morti tra un incontro e l’altro, bensì gli scontri sono più frequenti o intervallati da cutscene o “momenti relax” che portano in qualche modo avanti la trama (quali la visita al campo degli Arenati) e permettono di riprendere il fiato senza risultare noiosi.
La novità più evidente è la possibilità di giocare in coop fino a quattro persone, invece che due come nei capitoli precedenti. Impostando un livello di difficoltà più alto, l’esperienza risulta estremamente coinvolgente e appagante; certo, basta una distrazione o imprudenza di troppo dei compagni perché si tramuti in una folle corsa da un caduto all’altro, nel tentativo di rianimarli prima che muoiano decretando il fallimento della missione, ma anche questo contribuisce a mantenere alto il ritmo. E’ stata anche introdotta la possibilità di passare ai compagni le proprie munizioni nel caso in cui rimangano a secco.
Un’altra piccola novità emersa da quanto mostratoci è la possibilità di pilotare alcuni esoscheletri da combattimento o trasporto. Non ce ne saranno a disposizione per tutti, quindi qualcuno ne prenderà il controllo per vedersela con i “pezzi grossi”, mentre gli altri dovranno fornire copertura dai nemici “normali”.
A proposito di nemici, l’arrivo dei Lambent ha permesso a Epic di sbizzarrirsi un po’ nell’inventarsene di nuovi. Da quanto siamo stati in grado di vedere, oltre alle classiche locuste armate (in versione luminescente) ci imbatteremo spesso in piccoli artropodi che ricordano vagamente gli headcrab di Half-Life e che hanno la tendenza ad attaccare in massa, ma anche in mostruosità umanoidi capaci di generare tentacoli in grado di sparare sfere o raggi di energia. Questi tentacoli possono essere distrutti con pochi colpi ben assestati, ma si rigenereranno dopo alcuni secondi; come se non bastasse, sembrano dotati di una volontà propria e se ucciderete il Lambent che li aveva generati senza averli distrutti prima, essi inizieranno a strisciare furiosamente verso di voi nel tentativo di colpirvi!
La durata della campagna single-player dovrebbe aggirarsi tra le 15 e le 20 ore, a seconda del livello di difficoltà selezionato e da come procederete lungo i livelli: potrete semplicemente tirare dritto o fermarvi un momento a esaminare gli ambienti a caccia di armi, munizioni, oggetti collezionabili e piccole chicche disseminate qua e là.

ECCELLENZA TECNICA

Siamo ormai abituati alle meraviglie che l’Unreal Engine 3 è in grado di mostrare anche sull’ormai obsoleto hardware delle console, ma Gears of War 3 va ancora oltre. Chi ha giocato Bulletstorm ha già potuto ammirare le novità dell’ultima versione del motore grafico di Epic, ma ciò che colpisce sono la qualità e il dettaglio dei personaggi e soprattutto degli ambienti, ricchi di dettagli minuziosi e apparentemente inutili ma che aggiungono spessore e realismo - i classici dettagli di cui è più facile notare la mancanza che la presenza. Tra i tanti, ci è rimasto impresso un “thrashball da tavolo”, simile al calciobalilla, posto nella sala ricreativa della Raven’s Nest. Fosse stato anche giocabile, ci saremmo dovuti inginocchiare davanti a una foto di Cliff Bleszinski. Ma tutto il gioco è infarcito di dettagli che val la pena fermarsi qualche istante ad ammirare, anche solo per rendere onore a chi s’è impegnato tanto nella loro realizzazione. L’unico problema rilevato è la presenza di un forte aliasing sui bordi dei modelli, ma questo potrebbe essere corretto nella versione finale.
Le musiche sono apprezzabili ma un po’ anonime, mentre il doppiaggio, inglese nella build da noi provata, è come sempre ottimo. L’edizione italiana conterrà, per motivi di spazio, solo il nostro idioma, ma visti i precedenti non possiamo lamentarci granché. Dovrebbe comunque essere possibile scaricare gratuitamente, in un secondo momento, un pacchetto contenente il doppiaggio originale.
La carne messa sul fuoco da Gears of War 3 è tanta e succulenta. La beta multiplayer ci ha permesso di testare le divertenti modalità competitive, mentre sul fronte coop troveremo la modalità Orda 2.0, Beast (anche detta “orda al contrario”), entrambe per cinque persone, e la campagna, ora giocabile in quattro! La realizzazione tecnica è quanto di meglio si sia mai visto su XBox 360, anche se ancora migliorabile da qui all’uscita nei negozi.
Pulite e oliate bene il vostro Lancer: la battaglia finale inizia il 20 settembre 2011!